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Dizion. 4° Ed. .
DA
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DA.
Definiz: | Avanti a verbo, o a nome denota convenienza, o necessità; ma davanti a' verbi si congiugne collo 'nfinito, ed è
equivalente al nominativo gerundio. |
Esempio: | Bocc. pr. 8. La gratitudine ec. è sommamente da commendare, e 'l contrario da
biasimare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 13. 24. Diede ordine a quello, che da far fosse.
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Esempio: | E Bocc. g. 6 p. 6. Dioneo, questa è quistion da te.
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Esempio: | E Bocc. nov. 99. 16. Fattesi venire per ciascuno due paia di
robe ec. non mica cittadine, nè da mercatanti, ma da signore, e tre giubbe di zendado, e panni lini, disse ec.
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Esempio: | Dant. Inf. 32. Che non è 'mpresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto
l'universo, Nè da lingua, che chiami mamma, o babbo. |
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