Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FRATTA.
Apri Voce completa

pag.472


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FRATTA.
Definiz: Sost. femm. Luogo, per lo più rotto o scosceso, intricato di pruni e altri sterpi ed arbusti, che lo rendono di difficile accesso, o impraticabile: e anche semplicemente Macchia, Siepe; ma in questo ultimo senso specialmente non è oggi di uso comune.
Dal lat. barbaro fracta, Siepe; e questo dal partic. lat. fractus, Rotto, Spezzato. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 37: Le vie onde l'uomo vi salia, erano aspre e piene di buscioni e di fratte, e parte n'erano strette e rotte.
Esempio: Sannazz. Arcad. 12: Cacciate il ladro, il qual sempre s'appiatta In questa fratta e 'n quella, e mai non dorme.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 87: Nel salir le ripe, e nell'andare pe' sassi e per le fratte e per la via fangosa.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 422: Spezzinsi adunque e brucinsi i panioni, E secur per le fratte e per le valli I pettirossi se ne volin, poi Che la civetta mia non è con noi.
Esempio: Car. Apol. 200: Voi.... siete solamente un ragnateluzzo da fratte.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 107: Le siepi folte, fatte di paliuri, o piantate o tagliate ristrette insieme, come stanno le fratte romanesche, gli ripareranno dai venti.
Esempio: Guar. Past. fid. 2, 2: Va' con questo cane, E ti nascondi in quella fratta.
Esempio: Olin. Uccell. 77: Che non solo covi [il fagiano] per le fratte, ma anco per i prati e grani.
Esempio: Not. Malm. 1, 56: Fratta. S'intende Borroncello o Macchia, che suol rendere aspro un paese.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 179: A canto A sè non colli o selve, o spesse fratte, Sopra tutto al mattin rivolte o a l'austro, Ei (il riso) soffre in pace.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 154: L'equivoco più frequente consiste nella preferenza del muro alla siepe viva, o fratta, o macchia, che voglia chiamarsi, quando vi sia luogo alla scelta.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 56: Giunsero [il Lupo e la Volpe] alfine ove una densa fratta Il sentiero chiudea; sol da una parte, Fatto forse con arte, Stretto valico apria Al passeggier la via.
Esempio: Leopard. Poes. 119: Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,... Corre via, corre, anela ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 66: Quando Marsilio intese Ganellone Che va su per la fratta a buon cammino, Parvegli tempo a metter l'artimone, E non calare or più il timon latino.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Mi par che tu ti ficchi per le fratte D'un favellar spinoso, e troppo angusto.
Definiz: § II. Andare per le fratte, o Essere, per le fratte, detto figuratam. di persona, vale Andare in rovina, Esser condotto a mal termine, Trovarsi a mal partito. –
Esempio: Libr. Similit.: Con questa così fatta maniera di spendere, sogliono andare per le fratte.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 42: È [il Buio] 'l bullettin di chi è per le fratte, Idest ha nimicizia con Pedino, Poichè, com'e' lo vede, e' se la batte.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 32: Per rimetter in sesto ed in possesso Una cugina sua, ch'è per le fratte, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 56: È per le fratte. È rovinato, è per la mala.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 516: Tra me stesso sempre rumino Quel pensier che mi combatte; Ma se meglio non m'illumino, Alla fè son per le fratte.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 39: Sono i nostri soldati per le fratte, E le nostre campagne arse e distrutte.
Esempio: Fag. Comm. 8, 53: Fabio mio, se badiamo a costoro, siam per le fratte.
Definiz: § III. E detto di cose, affari, istituzioni, e simili, vale Esser ridotto a mal punto, in cattiva condizione o stato. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 16: Questo verso è rubato di peso da Dante, quand'egli grida quell'imperador tedesco che stava a bere in Lamagna, e le cose d'Italia andavano per le fratte.
Esempio: Fag. Rim. 2, 36: Le cose non son ora per le fratte; Son finiti i rammarichi e le doglie.
Esempio: E Fag. Comm. 7, 319: Sarebber per le fratte L'armi senza le leggi; Chi è quello che guerreggi, E sia ignorante?