Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
BLASMARE
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Dizion. 4 ° Ed.
BLASMARE.
Definiz: V. A. Biasimare. Lat. vituperare, conqueri. Gr. ψέγειν.
Esempio: Guitt. lett. 16. Non vi dolete già, nè blasmate me, s'io di quello, che per me aggio, presento voi.
Esempio: Franc. Barb. 52. 2. Ancor blasmo colui, Che troppo straccia altrui.
Esempio: E Franc. Barb. 57. 17. Simil possiamo vedere In quel, che blasma ciò, che a lui non piace.
Definiz: §. Per dolersi. Lat. conqueri.
Esempio: Guitt. rim. 95. Sicchè blasmare mi posso d'amore, Che di tal pena mi fa sofferente.
Esempio: Guid. Cavalc. rim. 69. Io mi posso blasmar di gran pesanza Più che nessun giammai.