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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPASTATURA.
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Dizion. 5 ° Ed.
IMPASTATURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'impastare, Impasto, ed altresì la Cosa impastata; anche per similit. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 25: Qualsisia di essi [corpi] che voi n'apriste, trovereste il suo candido e il suo cenerognolo, e la sua disfacibilissima impastatura nel celabro, il suo rosseggiante carico e la sua robustezza nel cuore, ec.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Nell. Iac. Amant. 3, 2: Con voi non ci sarebbe nissuna fanciulla, che non cercasse questa unione ed impastatura di cuore.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Accozzo fantastico. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 322: Quando anche io sapessi.... di sognar in quest'ora, e che però nè questo viale sì nobilmente ameno, nè que' graziosi scompartimenti di fiori, nè quelle statue così leggiadre fossero altro che una impastatura di larve notturne, tuttavia, se ne durasse in me la stessa vivace apprensione, durerebbemi insieme lo stesso piacere.
Definiz: § III. Term. dei Pittori. Detto delle tinte, o dei colori, vale L'atto e L'effetto dell'impastarli; più comunemente Impasto. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 8, 1: Diconsi quelle pitture esser fatte alla prima, le quali à l'artefice perfezionate nella prima impastatura de' colori, senza punto o poco tornarvi sopra.