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1) Dizion. 5° Ed. .
BONAVOGLIA, e anche BUONAVOGLIA, che pur si scrisse disgiuntamente Buona voglia.
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BONAVOGLIA, e anche BUONAVOGLIA, che pur si scrisse disgiuntamente Buona voglia.
Definiz: Sost. femm. Dicesi di Colui che spontaneo presta un servigio o piglia un incarico; e specialmente dei Giovani medici che esercitano gratuitamente la loro professione negli spedali, e di Quelli che nella compagnia così detta della Misericordia in Firenze prestano i loro servigj quando loro piace, senza averne l'obbligo.
Definiz: § I. Bonavoglia si disse di Chi non forzato serviva per mercede sulle galere al remo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 13: Per la bella riviera Menera'ci a diletto; E questi tuoi figliuoli o buonevoglie, Che 'l remo pure un dì chiama a vogare ec. (qui per similit.).
Definiz: § II. Onde il modo, Esser bonavoglia e non forzato, per Fare una cosa spontaneamente e non per necessità; frase adoperata anche in maniera e in senso inverso. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 151: E mostrerò po' poi ch'io sono stato Non asin buonavoglia ma forzato.