Lemma

1) Dizion. 4° Ed. . VOTO Apri Voce completa pag.334 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 2 ° Ed. IN VOTO Dizion. 1 ° Ed. VOTO Dizion. 1 ° Ed. VOTO Dizion. 1 ° Ed. VOTO Dizion. 2 ° Ed. A VOTO Dizion. 2 ° Ed. VOTO Dizion. 2 ° Ed. VOTO Dizion. 2 ° Ed. VOTO Dizion. 3 ° Ed. A VOTO Dizion. 1 ° Ed. A VOTO

VOTO. Definiz: Coll'O stretto. Boto. Lat. votum. Gr. εὐχή. Esempio: Dant. Par. 3. Vostre sustanzie son ciò, che tu vedi, Quì rilegate per manco di voto. Esempio: But. ivi: Voto è promissione fatta a Dio dall'uomo. Esempio: Dant. Par. 5. Non prendano i mortali il voto a ciancia. Esempio: But. ivi: Voto non è altro, che obbligagione della volontà umana libera, fatta dall'uomo con promessione dall'uomo a Dio intorno ad alcuna cosa. Esempio: Petr. cap. 8. O fiero voto, Che 'l Padre, e 'l Figlio ad una morte offerse. Esempio: Pass. 141. Liberati dal pericolo, andarono ad empiere il voto. Esempio: Tass. Ger. 20. 144. E qui devoto Il gran Sepolcro adora, e scioglie il voto. Esempio: Ar. Fur. 29. 11. A cui fatt'ave con pensier devoto Della sua castità perpetuo voto. Esempio: Alam. Colt. 2. 41. Lieto al porto si trova, e i voti scioglie A Glauco, e Panopea. Esempio: E Alam. Gir. 20. 11. E feci voto a lui, ch'uscendo fuore, Spenderei in suo servigio l'ultime ore. Esempio: Bern. Orl. 1. 15. 37. Fece più di sei voti ad un suo santo. Definiz: §. I. Per quella Immagine, che si attacca in segno di voto nelle chiese. Lat. *tabella votiva. Esempio: Tass. Ger. 2. 5. Pendono intorno in lungo ordine i voti, Che vi portaro i creduli devoti. Esempio: Bern. rim. 1. 28. Io dico Michelagnol Bonarroti, Che quand'io 'l veggio, mi vien fantasía D'ardergli incenso, e attaccargli i voti. Definiz: §. II. Per Desiderio. Lat. votum. Gr. εὐχή. Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 50. Così il ciel sia propizio a' voti miei. Esempio: E Ber. rim. 1. 62. E se i fati, o la stelle, o sien gl'Iddei Volesser, ch'io potessi far la vita Secondo gli auspicj, e voti miei ec. Vorrei farla con voi. Definiz: §. III. Per Dichiarazione della propria oppinione o in voce, o per segni di fave, o d'altro. Lat. suffragium. Gr. ψηφορία. Esempio: Varch. stor. 4. 79. Il che fatto, tutti i voti (che così si chiamavano quei giudicj, e pareri in dette cartucce, o polizze scritti ec.) si mettevano in una borsa.