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1) Dizion. 5° Ed. .
CRIBRARE.
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CRIBRARE.
Definiz: Att. Passare per cribro, Vagliare; ed altresì Separare per mezzo del cribro; ma è voce propria della poesia.
Dal lat. cribrare. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 160: Al pan di cui la veccia, Nata con lui, nè il loglio fuor si cribra.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Lorenz. Torp. 64: Mi viene ora in mente che quest'acqua possa essere separata, cribrata e spremuta da questa medesima sustanza glandulosa.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Red. Ditir. 17: Là 've l'etrusche voci e cribra e affina La gran maestra e del parlar regina.
Definiz: § III. E figuratam., Diligentemente esaminare, Ponderare. –
Esempio: Magal. Canz. anacr. 164: La nostra Fede fu, che qui si cribra Con giustissimo esame.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Quello ch'io dico, lo peso e lo cribro.
Definiz: § IV. E pur figuratam., trovasi detto per Disperdere agitando, a quel modo che il cribro le leggiere paglie e altre simili mondiglie. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 238: L'aura soave al sole spiega e vibra L'auro ch'Amor di sua man fila e tesse; Là da' begli occhi, e dalle chiome stesse Lega 'l cor lasso, e i levi spirti cribra.