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1) Dizion. 5° Ed. .
DECORAZIONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DECORAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del decorare, Ciò che serve a decorare, ornare; e più che altro riferiscesi a lavori d'arte. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 120: Dovunque si dia mano ad impiegare l'entrate senz'ordine e senza misura, in spese d'abiti, di gioie,... di fabbriche, di decorazione e di fasto,... le arti e le manifatture vi prenderanno un'aria della più grande prosperità.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 22: L'ornamento e decorazione della porta star non può che nella parte esterna, ossia nella facciata.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 242: Di questa architettura dell'universo, e della sua decorazione,... artefice e conservatore è l'Amore.
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 217: Gli Stoici, quando dicevano il mondo, intendevano questo nostro, che da Pittagora il primo ebbe il nome di cosmos, cioè di abbellimento e di decorazione.
Definiz: § II. E in senso speciale, Tutto ciò che serve d'ornamento a qualche rappresentanza teatrale. –
Esempio: Salvin. Casaub. 65: Tali parti sono la decorazione della veduta, gli apparati e gli ornati che spettano all'arte dell'arnesario.
Esempio: Galian. B. Vitr. 193: A sinistra [della scena] le foresterie, appresso a queste gli spazj destinati per le decorazioni.
Esempio: E Galian. B. Vitr. Comm. 192: Vani ove si situano le decorazioni, o per parlare all'uso nostro, le mutazioni delle scene.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Si crede il più sien le decorazioni, E si cangia secondo il gusto vario.