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FERVERE, con l'accento sulla prima sillaba
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FERVERE, con l'accento sulla prima sillaba.
Definiz: Neutr., difettivo del Participio passato, e perciò anche de' tempi composti. Mandare intenso calore, Esser cocente, Ardere. Ma è di uso più che altro poetico.
Dal lat. fervere. –
Esempio: Dant. Purg. 27: Tacite all'ombra, mentre che il sol ferve.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 203: Quel che resta scoperto al sol, che ferve Per mille varj semi e mille piante, Il fier bifolco con l'aratro assale.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 319: Onde come la Luna è meno ardente di tutte l'altre, così Saturno più ferve, ancora che gli astrologi ed i poeti freddo lo chiamano.
Esempio: Red. Poes. 272: Ed allor che più focoso Ferve il sole in mezzo al ciel, In quel mosto prezïoso Noteran falde di giel.
Definiz: § I. In locuz. figur., e altresì figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Lo real manto di tutti i volumi Del mondo, che più ferve e più s'avviva Nell'alito di Dio e ne' costumi, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 29: La prima luce, che tutta la raia, Per tanti modi in essa si ricepe, Quanti son gli splendori a che s'appaia. Onde, perocchè all'atto che concepe Segue l'affetto, d'amor la dolcezza Diversamente in essa ferve e tepe.
Esempio: Petr. Rim. 2, 118: E sì alto salire Il feci, che tra' caldi ingegni ferve Il suo nome.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 640: L'ultimo cielo che contiene tutti dentro da sè,... lo quale più ferve, cioè più si scalda, e più s'avviva, cioè più è operativo ed effettivo.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 777: Diversamente in essa; cioè in essa natura angelica, ferve; cioè riscalda tale amore, e tepe; cioè e raffredda.
Esempio: Marchett. Lucrez. 146: È nell'animo poi cert'altro caldo Ch'ei piglia nello sdegno allor che ferve, E che per gli occhi torvi incendio spira.
Esempio: Mont. Poes. 2, 185: Il fiero Spirto che ferve in quel profondo petto, È dell'italo sole una scintilla.
Definiz: § II. Pur figuratam., detto di ora, giorno, o simili, rispetto al calore solare, per Esser caldo, Fare altrui sentir caldo. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Forse semila miglia di lontano Ci ferve l'ora sesta, e questo mondo China già l'ombra quasi al letto piano, Quando, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 785: Quando dice che l'ora sesta ci ferve forse di lungi sei milia millia, dice che 'l Sole era in quella ora, della quale vuole fare similitudine in tale luogo che, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 254: Quando più ferve il dì, quando più i campi Tacciono, il verde orror della foresta, Che il sole indora qua e là, ti accolga.
Definiz: § III. Per Bollire; od anche, per similit., Agitarsi, Rimescolarsi, violentemente, Essere fortemente agitato: detto di acque. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 222: Il mar che rotto Da tant'isole e chiuso, ondeggia e ferve.
Esempio: Marchett. Lucrez. 406: Tal fonte è per miracolo additato Da quelli abitatori, e 'l volgo crede Che da sol violento entro commosso Per sotterranee vie rapidamente Ferva tosto, che 'l cieco aere notturno Di caligine orrenda il mondo cuopre.
Esempio: Mont. Feron. 1, 651: E tutto ferve per burrasca il pelago.
Definiz: § IV. E detto figuratam. di luogo, vale Affollarsi, Muoversi, Agitarsi, in esso, molte persone o animali. –
Esempio: Car. Eneid. 4, 625: Altre [formiche] tengon le schiere unite, ed altre Castigan l'infingarde; e tutte insieme Fan che tutta la via brulica e ferve.
Definiz: § V. Detto figuratam. di opera od operazione, lavoro, azione, faccenda, e propriamente che si faccia da più persone insieme, per Starsi quella facendo con grande sollecitudine, premura, zelo, e simili. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 701: Allor che l'opra ferve, allor che 'l mele Sparge di timo d'ogni intorno odore.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 16: Non rallentò la cura Di ristorarle (le mura), ove sian rotte o smosse. Le turbe tutte, e cittadine e serve, S'impiegan qui; l'opra continua ferve.
Esempio: Parin. Poes. 17: Ed ecco in un baleno I tuoi valletti a' cenni tuoi star pronti. Già ferve il gran lavoro. Altri ti veste La serica zimarra;... altri, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 133: Ferve intanto il lavor ne' Franchi porti; Risuona, e volentieri il patrio abete Sotto la nota man si curva in nave.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 274: Fervevano i lavori: Buonaparte capomastro, e da ultimo aguzzino, cacciavasi innanzi tutta una generazione d'uomini (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VI. E in particolare, detto di combattimento o battaglia, vale Essere fiero, aspro, Infierire, Imperversare, Ardere. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 48: Te seguirò, quando l'ardor più ferva Della battaglia, entro la turba ostile.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 48: Nè ferve men l'altra battaglia equestre Appresso il colle, all'altro estremo canto.
Esempio: Segner. Incred. 9: I soccorsi freschi, per piccoli che sieno, son sempre a tempo sinchè ferve la mischia: e questa, nel caso nostro, non si può dire che ancor non ferva, e non sia per fervere, sinchè l'Inferno odierà quella Religione, che è l'unica a svergognarlo.
Esempio: Mont. Iliad. 12, 39: Ma la pugna intorno A quel valido muro or ferve e mugge.
Esempio: E Mont. Iliad. 18, 232: Intorno a lui Ferve avanti alle navi orrida pugna Con mutue stragi.
Definiz: § VII. Pur figuratam., dicesi di sentimenti od affetti quando sono forti e veementi, ed anche dell'animo o della persona che è da quelli mossa, agitata, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 21: Nè più amor mi fece esser più presta, Chè più e tanto amor quinci su ferve, Sì come il fiammeggiar ti manifesta.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 68: Quella voglia natural che ferve, E sempre è più ne' cor più grandi accesa, D'aver le genti tributarie e serve, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 11: Tu l'ardimento, e questo ardore alquanto Tempra, per Dio, che 'n te soverchio ferve.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 799: Ferveva mirabilmente per ogni lato lo studio della conclusione; alla quale ricevevano i Legati un perpetuo stimolo da' Cesarei.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 14, 23: Mentre tu fervi D'ira contro gli Dei, questa prendi anco. E di nuovo il ferì tra il zaino e 'l fianco.