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Dizion. 5° Ed. .
ESSE.
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ESSE. Definiz: | Nome della diciassettesima lettera del nostro alfabeto, ed altresì del Carattere che la rappresenta. ‒ | Esempio: | Frescobald. M. Rim. 40: E.... scritto in esse (saette d'amore) Lettere d'oro.... La prima avea un'Effe R A e Enne, Po' la seconda C E e Esse, ec. | Esempio: | Cellin. Vit.
427: Io mi veggo entrare in camera un certo uomo, il quale nella sua persona ei mostrava d'essere storto come una esse maiuscola. | Esempio: | Ricc. A. M. Rim. Pros. 139: Comparve dietro ad esse Attorcigliata l'esse, Che credetter fischiasse, Non che complimentasse. |
Definiz: | § I. Per similit. Nome generico che si dà a qualsivoglia ferro, ricurvo dai due capi in senso opposto, come quelli della S, e che serve ad attaccare, congiungere, appendere, e simili. |
Definiz: | § II. E dicesi anche a Ciascuna di quelle due aperture in forma come di S, che sono sul coperchio del violino, e gli danno risonanza. |
Definiz: | § III. O esse o enne, o come anche trovasi O enne o esse. Maniera familiare che si usa quando vogliamo che altri ci risponda, si risolva, o simili, sopra checchessia. |
Ed è derivata dall'essere la Esse e la Enne le iniziali di Sì e di No, con cui affermiamo ed acconsentiamo o neghiamo, accettiamo o ricusiamo. ‒ Esempio: | Pataff. 10: O enne o esse, Quando fu ritediosa tal persona. |
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