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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPAZZARE.
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IMPAZZARE.
Definiz: Neutr. Divenir pazzo, Perder l'uso della ragione. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 205: Diceva la gente ch'egli era impazzato, e facevano scherne di lui.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 222: Del pericolo, nel quale Ruggieri era, la donna sentiva sì fatto dolore, che quasi n'era per impazzare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 39: Sì acceso Avea d'amor per Brandimarte il core, Che, quando al ponte stretto il lasciò preso, Vicina ad impazzar fu di dolore.
Esempio: Car. Apol. 197: Non avete inteso dire di quel vero savio, il qual elesse d'uscire a bagnarsi di quella pioggia ancor egli, ed impazzar da vero?
Esempio: Fag. Rim. 3, 131: Caro Redi, però fatemi grazia Di seguitare a scriver; chè se no, Sarete la mia ultima disgrazia; Perchè sicuro son che impazzerò.
Definiz: § I. Figuratam., e con maniera iperbolica o enfatica, per Divenire quasi pazzo, Perdere quasi affatto il cervello, ed altresì Esser quasi trasportato fuori di se per qualche straordinario affetto o commozione dell'animo; usato spesso in senso mistico. –
Esempio: Panzier. Cant. sp. 1: Insegnato tu m'hai, Iesu, impazzare.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 76: Ceneo colla mandata asta forò, a colui che dicea vantando così fatte parole, lo lato.... Quello impazza per lo dolore; e colla lancia perquote la gnuda faccia di Ceneo.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 60: Que' giovani impazzavano, come si dice, d'allegrezza.
Esempio: Grazz. Pros. 201: Il servigiale se ne tornò al Monaco, che ridendo impazzava dell'allegrezza.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 200: Io ti raccomando quello che era barbassoro, e ora si muta spesso un nome, che io impazzerei a volerli tenere a mente: basta, che io li raccomando quello.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 233: Signori Accademici mie' cari, elle son cose da fare impazzare, e non fo celia.
Esempio: Magal. Lett. scient. 93: Nella quale (pasquinata) colla sola variazione d'un m in un vau, s'esprimeva l'uno essere impazzato per le donne, l'altro per la caccia.
Esempio: Lam. Dial. 28: Bisogna che sieno impazzati al sicuro questi critici.
Definiz: § II. Per similit., detto di animali, in senso così proprio come figurato o iperbolico. –
Esempio: Pallad. Agric. 170: E se la cavalla scalcheggiasse e impazzasse, affatichisi un poco colle morse, e starà cheta.
Esempio: E Pallad. Agric. 208: Per due o tre dì dinanzi cominciano [gli sciami delle api] a fortemente rombare e impazzare insieme: e pognendo altri spesse volte l'orecchie all'arnie, cognoscerà e udirà il mormorio.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 29: Delirare è dal solco della verità uscire, come esce lo bue del solco quando impazza e non è obbediente al giogo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 3, 43: Ecco di molta broda comparire In un paiuol, come si fa al porcello, Ed ossa, dove i cani impazzerebbono, E in Giusaffà non si ritroverrebbono.
Esempio: Soder. Agric. 176: La mula che sta in luogo oscuro e caldo, diventa capricciosa ed impazza.
Definiz: § III. E per Folleggiare, Pazzeggiare. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 93: In tutte troverrai molte fatiche e travagli, e niente d'utilitade, ma al da sezzo tornano a vanitade ed a nulla; e però l'agguagliano i Savj alle fatiche, che durano i pargoli che vanno tutto die giocando e impazzando e ischerzando, e quando viene la sera niuna utilitade se ne seguita loro.
Definiz: § IV. Usasi comunemente per Avere, Darsi, briga o cura grande e molesta intorno a checchessia, Affaticarsi con disagio per un dato fine, intento, servigio, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 232: Non l'ho scritto per non fare impazzar le lettere ch'io le mandassi dietro, avendo ella in sì poco tempo corsa l'Italia, la Germania, l'Ungheria, ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 221: Dopo avere impazzato due giorni, son necessitato a scrivere a Vostra Signoria che quei disegni tutti insieme sono andati male.
Definiz: § V. Dicesi di latte bollito, di crema, di cordiale o altre simili bevande sbattute con torli d'uovo, quando la parte sostanziosa si separa dalla parte acquea, raccogliendosi in piccoli grumi o stracci.
Definiz: § VI. Att. Trovasi per Far divenire, Rendere, stolto, fatuo, vano. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 491: È nunziato a David che Achitofel era nella congiurazione con Assalonne; e disse David: io ti prego, Signore Iddio, che tu impazzi il consiglio d'Achitofel.
Definiz: § VII. Impazzare d'una persona, o, come anche trovasi, Impazzarsi, d'una persona, vale Invaghirsene, Innamorarsene, o Essersene invaghito, innamorato, grandemente, o, come suol dirsi, pazzamente; Amarla ardentemente, con tutta l'anima, e simili. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 221: Udendo queste novelle così grandi, andarono a vedere san Giovanni con loro compagnia; e vedendolo e udendolo favellare, quasi impazzarono di lui, e puosono più amore in lui, che tutti gli altri; e non pareva, che si potessono partire dal luogo, dov'eglino il trovarono, ec.
Esempio: Leggend. S. Giovamb. P. 34: E vedendolo ed udendolo favellare sì s'impazzarono di lui viepiù che tutti gli altri.
Esempio: Cecch. Corr. 3, 1: I' voglio Che la impazzi di me, s'ella mi toglie.
Esempio: E Cecch. Incant. 5, 4: Parmi avere una gran ventura che una sì fatta creatura impazzi così del fatto mio.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 54: Ne 'mpazza affatto, e non lo vede a mezzo.
Esempio: Not. Malm. 1, 283: N'impazza affatto. E di tal maniera innamorata di lui, che ha perduto il cervello.
Definiz: § VIII. Impazzare dietro a checchessia o chicchessia, o di checchessia, ed anche trovasi Impazzare dentro a checchessia, vale Averne e dimostrarne desiderio, vaghezza, compiacimento, grande; involgere verso quello le forze dell'animo e della mente, in maniera che d'altro non si curi nè si pensi. –
Esempio: Poliz. Pros. 20: Ma tu da un pezo in qua se' cominciato a impazzare di questa villa, in modo che tu non guardi quel che richiede il tempo e la tua qualità (il lat. ha: adamare).
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 133: Francesco,... avendo pur sempre l'animo a quella sua alchimia, come gli altri che le impazzano dietro una volta, ed essendo, di delicato e gentile, fatto, con la barba e chiome lunghe e malconce, quasi un uomo salvatico ed un altro da quello che era stato, ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 170: Questo ultimo de' ludi Circensi.... venne in tal credito..., ed in modo si sparse per tutto, che par che i popoli ed i signori a un tratto v'impazzassero dentro, con tanto studio, o per me' dire gara, e poco men che rabbia, con tanta spesa, con tanta pompa si celebravano questi Circensi, ec.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 90: Che differenza è da noi a' fanciulli? sola questa, che noi intorno alle pitture e alle statue impazziamo e comperiamo le pazie più care.
Esempio: Menz. Sat. 115: E pur quand'io lo veggo in piazza, Dico che dietro a Seneca o Epitteto, Curculïon quel nostro savio impazza.
Definiz: § IX. Non volere impazzare con alcuno, e propriamente con chi sia o si dimostri poco ragionevole, vale Non volersi confondere, perder tempo, con esso. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 189: Ora udite; com'i' ho fatto monaca Isabella mia figliuola e vostra sorella, vo' lasciarvi fare e disfare, non vo' impazzar co' pazzi.
Definiz: § X. S'invecchia e s'impazza: dicesi, in proverbio, di chi, essendo vecchio, fa cose disdicevoli alla sua età. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 89: Ma è possibile che mio padre in età così avanzata abbia dato in queste debolezze? L. Che non lo sapete, ch'e' s'invecchia e s'impazza?