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1) Dizion. 5° Ed. .
BENIGNO
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BENIGNO.
Definiz: Add. Disposto per natura a far bene altrui, Amorevole, Affabile, Cortese.
Dal lat. benignus. −
Esempio: Dant. Purg. 15: E il Signor mi parea benigno e mite Risponder lei con viso temperato.
Esempio: Petr. Rim. 1, 30: Madonna.... Benigna mi ridusse al primo stato.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 22: Rendendosi in ciò che potevano e sapevano, umili e benigni verso di lui.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 69: Grifon vedendo il re fatto benigno Venirgli per gittar le braccia al collo, Lasciò la spada.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 98: Nè ti stupire, lettor mio benigno, Se quando posso io l'accocco a costoro.
Definiz: § I. E figuratam. Che dimostra o esprime benignità. −
Esempio: Dant. Inf. 17: La faccia sua era faccia d'uom giusto, Tanto benigna avea di fuor la pelle.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 19: E confortollo con parlar benigno, Come se stato gli fosse parente.
Definiz: § II. E pur figuratam. per Propizio, Benefico. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 237: Ed è sì spento ogni benigno lume Del ciel, per cui s'informa umana vita.
Definiz: § III. Per Fertile, Fecondo, Delizioso, detto di luogo. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 160: Ma ne' luoghi lieti e benigni sarà lecito di più in alto la vite spandere.
Esempio: Machiav. Disc. 82: Lo hanno aspettato dentro a essi monti, in luoghi benigni e non alpestri.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1, 151: E non è poi tanto alpestre, che ella non s'allarghi e non si distenda verso il Danubio, con alcuni benigni colletti, e con qualche non largo piano.
Definiz: § IV. Detto di mali, vale Di natura non troppo rea, Mite. −
Esempio: Red. Lett. M. 24: Il medico non può mai consigliar veruno ad andare a cercare un male, il quale se è stato benigno e piacevole in una persona, può diventar di cattiva natura in un'altra.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 148: Alcune febbri sono brevi e benigne e salutari, come le orarie, che in poche ore si consumano affatto.
Definiz: § V. E detto di rimedj, vale Che opera senza violenza. −
Esempio: Red. Cons. 1, 38: Fece una purga di benigni lenitivi, nella quale reiteratamente si cavò sangue.
Definiz: § VI. Benigno ad uno, vale non solamente Amorevole e Cortese verso di quello, ma anche Liberale, Largo di checchessia. −
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 21: Senza la carità, la quale dice [S. Paolo] che è benigna, cioè larga, ai poveri, ogni uomo si danna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 136: E certo non dovea Natura a Famagosta far quel torto D'appressarvi Costanza acre e maligna, Quando al resto di Cipro è sì benigna.