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1) Dizion. 5° Ed. .
ETICO.
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ETICO.
Definiz: Add. Aggiunto di febbre etica quotidiana e lenta, accompagnata da emaciamento in tutta la persona.
Dal grec. ἑκτικός, Abituale. ‒
Esempio: Libr. Cur. febbr. 11: Sono tre umiditadi nel corpo dell'uomo, così sono tre generazioni di febbre etica.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 10: L'acqua calda.... conduce l'uomo in idropisia ed in etica febbre, e consuma il corpo.
Esempio: Machiav. Princ. 51: Non manifesta il veleno che v'è sotto; come io dissi di sopra delle febbri etiche.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 320: Nel timore del mal del tisico, per parere di quell'uomo dottissimo, non si vieta il bere l'acqua, e 'l mangiare assai, se è accompagnato dalla febbre etica, la quale ec.
Esempio: Fag. Rim. 6, 246: Io piuttosto vorrei una febbr'etica, E mi contenterei patir di sciatica.
Definiz: § I. E detto di persona, vale Che è affetto da febbre etica. ‒
Esempio: Benciv. Aldobr.: Potrebbe far divenir l'uomo etico e tisico.
Esempio: E Benciv. Aldobr. altrove: Perciò vale a quelli che sono tisichi, etichi e magri.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 123: Chi è quel c'ha un mento sotto al mento? Ch'e' non mi par che sia della spezie etica.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam. per Smunto, Consunto. ‒
Esempio: Parin. Poes. 82: Oh lui beato, Che primo può di non più viste forme Tabacchiera mostrar! L'etica invidia I grandi eguali a lui lacera e mangia.
Definiz: § III. In forza di Sost. Colui che è affetto da febbre etica. ‒
Esempio: Dant. Inf. 30: Faceva lui tener le labbra aperte, Come l'etico fa, che per la sete L'un verso il mento, e l'altro in su riverte.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 768: Qui fa comparazione tra l'idropico e l'etico, perchè sono pari in avere sete.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Sicchè l'etico che ha tal passione ha gravissima sete, come l'idropico.
Esempio: Machiav. Princ. 8: Interviene di questa come dicono i fisici dell'etico, che nel principio del suo male è facile a curare e difficile a conoscere, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: A quell'etico Apparecchia la bara.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 315: Quell'avere trovato l'omento lacero è cosa famigliare negli etici, tisici, o tabefatti.
Definiz: § IV. Etica, in forza di Sost., vale Febbre etica. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 339: L'acqua, dove sia cotto il suo seme, e della malva, vale contr'alla tossa secca. Anche vale all'etica.
Esempio: Tratt. Falcon. 18: Nol sottigliare [lo sparviere] con piccoli polli, imperciocchè 'l fanno infermare d'una infertà che si chiama etica.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 768: Etica è generazione di febbre che ha tre spezie; chè dell'una agevolmente si guarisce, della seconda malagevolmente, della terza non si guarisce mai.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 123: Costui già ebbe male, od ebbe l'etica.
Esempio: Segner. Op. 4, 666: Facilissimamente voi curerete l'etica qual efimera.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 327: È una efimera il peccato veniale.... Ma chi non sa che l'efimera più volte è degenerata in un'etica irreparabile?
Esempio: Saccent. Rim. 1, 239: Una matrona che patisce d'etica, Che sol de' grandi nelle case pratica, Parla ec.