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Dizion. 5° Ed. .
ETICO.
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pag.424
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ETICO. Definiz: | Add. Aggiunto di febbre etica quotidiana e lenta, accompagnata da emaciamento in tutta la persona. |
Dal grec. ἑκτικός, Abituale. ‒ Esempio: | Libr. Cur. febbr. 11: Sono tre umiditadi nel corpo dell'uomo, così sono tre generazioni di febbre etica. | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 10: L'acqua calda.... conduce l'uomo in idropisia ed in etica febbre, e consuma il corpo. | Esempio: | Machiav. Princ. 51: Non manifesta il veleno che v'è sotto; come io dissi di sopra delle febbri etiche. | Esempio: | Serdon. Gal. Marz. 320: Nel timore del mal del tisico, per parere di quell'uomo dottissimo, non si vieta il bere l'acqua, e 'l mangiare assai, se è accompagnato dalla febbre etica, la quale ec. | Esempio: | Fag. Rim. 6, 246: Io piuttosto vorrei una febbr'etica, E mi contenterei patir di sciatica. |
Definiz: | § I. E detto di persona, vale Che è affetto da febbre etica. ‒ | Esempio: | E Benciv. Aldobr. altrove: Perciò vale a quelli che sono tisichi, etichi e magri. | Esempio: | Med. L. Beon. 3, 123: Chi è quel c'ha un mento sotto al mento? Ch'e' non mi par che sia della spezie etica. |
Definiz: | § II. Figuratam. e poeticam. per Smunto, Consunto. ‒ |
Esempio: | Parin. Poes. 82: Oh lui beato, Che primo può di non più viste forme Tabacchiera mostrar! L'etica invidia I grandi eguali a lui lacera e mangia. |
Definiz: | § III. In forza di Sost. Colui che è affetto da febbre etica. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 30: Faceva lui tener le labbra aperte, Come l'etico fa, che per la sete L'un verso il mento, e l'altro in su riverte. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 768: Qui fa comparazione tra l'idropico e l'etico, perchè sono pari in avere sete. | Esempio: | E But. Comm. Dant. appr.: Sicchè l'etico che ha tal passione ha gravissima sete, come l'idropico. | Esempio: | Machiav. Princ. 8: Interviene di questa come dicono i fisici dell'etico, che nel principio del suo male è facile a curare e difficile a conoscere, ec. | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 315: Quell'avere trovato l'omento lacero è cosa famigliare negli etici, tisici, o tabefatti. |
Definiz: | § IV. Etica, in forza di Sost., vale Febbre etica. ‒ |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 339: L'acqua, dove sia cotto il suo seme, e della malva, vale contr'alla tossa secca. Anche vale all'etica. | Esempio: | Tratt. Falcon. 18: Nol sottigliare [lo sparviere] con piccoli polli, imperciocchè 'l fanno infermare d'una infertà che si chiama etica. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 768: Etica è generazione di febbre che ha tre
spezie; chè dell'una agevolmente si guarisce, della seconda malagevolmente, della terza non si guarisce mai. | Esempio: | Med. L. Beon. 3, 123: Costui già ebbe male, od ebbe l'etica. | Esempio: | Segner. Op. 4, 666: Facilissimamente voi curerete l'etica qual efimera. | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 2, 327: È una efimera il peccato veniale.... Ma chi non sa che l'efimera più volte è degenerata in un'etica irreparabile? | Esempio: | Saccent. Rim. 1, 239: Una matrona che patisce d'etica, Che sol de' grandi nelle case pratica, Parla ec. |
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