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1) Dizion. 5° Ed. .
INAMABILE.
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INAMABILE.
Definiz: Add. Non amabile, Che non può essere amato, Che non è degno d'essere amato; e dicesi così di persona, come del suo animo, delle sue qualità, o delle sue opere.
Lat. inamabilis. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 3, 523: Non però potè mai torgli la venerazione e l'amore in che appresso tutti il teneva il sangue e la memoria di Taicosama suo padre: al contrario Daifusama odiatissimo; il Xongun suo figliuolo, per naturale alterezza, inamabile, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 182: Tutte l'opere che si fanno da chi ha il peccato nell'anima sono opere morte, infruttuose, inamabili, e non mai gradite da Dio.
Esempio: Pindem. Poes. 355: Chi un nobil segno si propone, e tutti Discocca in esso della mente i dardi, Sieda o cammini..., Gente amabile innanzi e allegre scene Abbia, o inamabil gente e scene triste, Tutto in suo prò converte ec.
Definiz: § I. Detto di cose intellettuali e spirituali, vale Non gradevole, Sgradito. –
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 52: Questa essere stata l'intenzione, queste le speranze di Dio,... e non che seppellisse sotto il coperto d'uno spedale i talenti; molto meno, che rendesse altrui odiosa la santità, con farla comparire inamabile ed austera.
Esempio: Segner. Mann. marz. 12, 3: Almeno hai da procurar di non dispiacere, cioè di non ti rendere zotico, incivile, indiscreto, perchè quei vizj, che son del virtuoso, non vengano attribuiti alla virtù stessa, e così la misera non rimanga infamata, quasi inamabile.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 341: La stessa molta esperienza e notizia delle cose umane divenute al tutto inamabili, fastidiose e vili, in luogo di volgere all'iniquità i buoni,... acquistò ec.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 72: Sempre il presente, per fortunato che sia, è tristo e inamabile.
Definiz: § II. Detto di cibi, o bevande, vale Che ha cattivo, disgustoso, sapore. –
Esempio: Segner. Mann. giugn. 1, 7: Questi sono i termini, i quali condiscono a maraviglia un tal cibo, per altro sì inamabile, sì insoave, qual è il patire (qui in locuz. figur.).
Definiz: § III. E con più grave senso, conforme a proprietà latina, per Degno di odio, Odioso, Detestabile. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 184: Ma dentro il core avea crudele e fello E l'animo inamabile e maligno.
Esempio: Pindem. Poes. 99: Colei già solca l'inamabil gorgo.
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 3: Ivi dinanzi all'inamabil soglia Di partir si convenne a' due viventi, Per non poter ec.
Definiz: § IV. Inamabile ad alcuno, vale Indegno di essere amato da alcuno. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 256: Resta sempre [il peccato] inamabile a Dio, ch' è perspicacissimo nel conoscere e rettissimo nel volere.