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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVAGARE.
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DIVAGARE.
Definiz: Neutr. Andar vagando, Andar qua e là, Trascorrere; anche figuratam.
Dal basso lat. divagari. ‒
Esempio: Pap. Nat. Umid. 76: Nella pienezza della luce, purch'ella sia proporzionata alla nostra visiva potenza, sono a noi visibili i lumi che in lei divaghino.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 334: Così l'umor nutritivo non ha luogo di dissiparsi e divagare in altre parti.
Definiz: § I. Pur figuratam., dicesi comunemente di persona, per Allontanarsi senza motivo nè ordine dal subietto del proprio discorso.
Definiz: § II. Att. Far volgere altrove, Distrarre, Svagare; riferito figuratam. a persona, animo, spirito, e simili. ‒
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 26: So che si dice, bastare che il contadino sia bene istruito nell'arte ch'ei professa;... il leggere, lo scrivere, l'arimmetica non servire ad altro che a divagarlo, a dissiparlo ec.
Definiz: § III. Neutr. pass. divagarsi Allontanarsi, Digredire, da un dato proposito o argomento. ‒
Esempio: Magal. Lett. At. 425: Ma da ritornare è, però che troppo divagato mi sono, direbbe in questo caso il nostro Boccaccio. Ritorniamo dunque, e diciamo quel che dicevamo un poco innanzi questa digressione, che ec.
Definiz: § IV. Usasi anche per Ricrearsi, Svagarsi.