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Dizion. 5° Ed. .
ACCIUGA.
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ACCIUGA. Definiz: | Sost. femm. Piccol pesce marino, che per lo più si mangia salato. |
Dal lat. apua o aphya, per il solito cangiamento del p in ch. − Esempio: | Burch. Son. 1, 126: Poi darò ceste rotte per acciughe. | Esempio: | Med. Lor. Beon. 3, 174: Egli avea nel carnaiuolo Un po' di stienal secco, ed un'aringa,.... Quattro acciughe legate ad una stringa. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 199: Fra il radicchio trito si dice bene [l'origano], come il suo fiore spicciolato sopra l'acciughe, accrescendo lor grazia e sapore. | Esempio: | Targ. Viagg. 1, 407: Si fa intorno a quest'isola [della Gorgona] una gran pesca d'acciughe d'ottima qualità. |
Definiz: | § I. Essere un'acciuga, dicesi per ischerzo di Persona molto magra ed estenuata. |
Definiz: | § II. Stare stretti, o serrati, come l'acciughe, dicesi proverbialmente per Essere molto stretti e pigiati nella folla, o tra più persone. − | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 24: Quei serrato vi tien come un'acciuga, Quei vi dà un calcio che vi fa una piaga. |
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