Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BUFFONERÍA
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BUFFONERÍA.
Definiz: Sost. femm. Detto o Atto da buffone; e anche Qualità di buffone. −
Esempio: Ar. Comm. 2, 77: Mercè del gentiluomo che vedi là: ma lascia le buffonerie.
Esempio: Bern. Rim. Burl. 2, 4 t.: Stavagli innanzi in piè quando e' mangiava, Qualche buffoneria sempre diceva.
Esempio: Castigl. Corteg. 129: Bisogna esser prudente, e aver molto rispetto al luogo, al tempo e alle persone con le quai si parla, e non discendere alla buffonería.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 454: Egli è cosa più verisimile che i pergiuri, i sacrileghi, e quegli che usano le buffonerie verso gli Dei, scherniscano questi tempj.
Esempio: Crudel. Rim. 104: E lor viene il rossor per altre vie, Gustose più delle buffonerie.
Definiz: § I. E per Cosa buffonesca, Cosa da riderne. −
Esempio: Speron. Op. 1, 211: Non creggiate (crediate) che la buona arte rettorica, di tutte l'arti reina, sia una certa buffoneria da far ridere.
Definiz: § II. Trovasi anche per l'Arte o Esercizio del buffone. −
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 24: Ancora se un anno fanno la buffoneria, perdono il brivilegio del chericato.