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NARRAZIONE.
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NARRAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del narrare, Racconto.
Dal lat. narratio. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 10: Poco appresso della fatta narrazione, Diana.... in sonno mi fece vedere infinite insidie poste da Florio alla mia vita.
Esempio: E Amet. 59: A quella, che al suo destro lato sedea,... la prima narrazione impone sorridendo.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 7: La quale (leggenda), avvenga che fosse di lunga narrazione, perchè era piena di celeste melodia, gli cominciò addolcire il cuore, e non si volle da quella lezione partire, per infino che al fine pervenisse.
Esempio: Speron. Op. 2, 240: Il poema è narrazione o imitazion per narrazione, a differenzia della pittura e della scultura.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 1, 132: Ma con l'artificiosa narrazione della rovina e dell'incendio di Troia rimosse Virgilio da gli animi quella suspizione ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 3: E quando per avventura troppo arditamente partirà del verisimile, senza unirsi al credibile, arò bisogno di benigno lettore disposto a discretamente ricevere narrazione sì antica.
Esempio: Galil. Op. IX, 124: Questa narrazione di Arsete è un poco troppo laconica. Sig. Tasso, voi affettate tanto la brevità, che ec.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 290: Una istorica narrazione fa ben più colpo, che le invenzioni poetiche non fanno, essendo accompagnata dalla verità.
Esempio: Capp. Longob. 62: La narrazione di Paolo Diacono, tutta incerta e favolosa circa le origini longobardiche, risale appena fino al quarto secolo.
Definiz: § I. Term. dei Retori. Dicesi Quella parte dell'orazione, discorso, e simili, in cui si narra, si espone, la sostanza dei fatto, le sue circostanze, e simili. –
Esempio: Fr. Guidon. Fior. Rett. 34: Narrazione è la seconda parte della diceria, per la quale si conta il fatto, sopra lo quale si dee dire.
Esempio: Tratt. Color. Rett. 10: Secondo le dette quattro generali divisioni, la prima è Esordio, la seconda è Narrazione, la terza è Petizione, la quarta e ultima è Conclusione.
Esempio: E Tratt. Color. Rett. 13: È narrazione ragionare saviamente quello che tu vuoi dire, e propiamente la sustanza del fatto.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 26: Aristotele avendo nel terzo libro della Retorica posto le quattro parti sopradette, nel trattare poi di quelle, trattò doppo 'l proemio della narrazione, ec.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 432: Sarà adunque chiara la narrazione, se le cose, le persone, i tempi, i luoghi, le cause e quanto ella conterrà, non sarà esposto confusamente, nè interrottamente, ma in modo tale che ogni cosa e distinta e ordinata apparisca.
Esempio: Car. Arist. Rett. 255: La narrazione nel genere demostrativo non si fa tutta in un loco, ma spartitamente, perciocchè bisogna trascorrer per l'azioni, e da l'azioni seguita il parlarne o con laude o con biasimo.
Definiz: § II. E per semplicemente Esposizione. –
Esempio: Dant. Purg. 33: E forse che la mia narrazion buia, Qual Temi e Sfinge, men ti persuade.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 814: Lo nostro autore finge come Beatrice dichiarò che li fatti serebbeno esposizione de la sua profezia; ed ammonittelo che scrivesse com'era fatta la pianta de l'obedienzia ditta di sopra, dicendo così: E forse che la mia narrazion buia; cioè oscura, ec.
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 257: Le muffe da me esaminate, che ora prendo a descrivere in pochi fogli di semplicissima narrazione, son quelle ec.
Definiz: § III. Si usò per lo stesso che Narrativa, nel senso dei Legisti. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 426: Conforme alla natura, o uso che dir si debba, di tali privilegi, si viene nella narrazione esponendo chi fu il primo conceditore, ed appresso chi altri lo confermasse senza propria assegnazione del tempo o d'altre particulari minuzie in tal luogo poche necessarie, per venire a quella solita conclusione. Di qui è che lo ec.