1)
Dizion. 4° Ed. .
SPOLPARE
Apri Voce completa
pag.677
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
SPOLPARE.
Definiz: | Levar la polpa; e in signific. neutr. pass. Perder le polpe, o Rimaner senza polpe. Lat.
pulpas detrahere. |
Esempio: | Cr. 9. 50. 2. Si cuoca in un vasello pieno d'olio comune, in tanto che la carne del
serpente nell'olio si liquefaccia, e spolpi, e dall'ossa si parta. |
Esempio: | Petr. son. 162. Non spero del mio affanno aver mai posa, Infin ch'i' mi disosso, e
snervo, e spolpo. |
Definiz: | §. I. E Spolpare, per similit. Privare. Lat. spoliare. Gr.
ἐκνευρίζειν. |
Esempio: | Dant. Purg. 24. Perocchè 'l luogo u' fui a viver posto, Di giorno in giorno più di
ben si spolpa. |
Esempio: | But. ivi: Spolpare è levare la polpa, e però si piglia spolpare quì per
privare. |
Definiz: | §. II. Per metaf. vale Sfruttare. Lat. effoetum reddere. Gr.
ἔξωρον
ποιεῖν. |
Esempio: | Dep. Decam. 100. Come si dice snervare, e spolpare ec. per torla via, e privar di
forza. |
Esempio: | Dav. Colt. 153. È grande errore por nella vigna frutti, nè piante di sorte alcuna,
massimamente cavoli, spighi, ramerini, allori, salvia, e simili cose calde, che infettano, e spolpano. |
Esempio: | E Dav. Colt. 157. Con tutto che essi alquanto spolpino, non
per tanto da lodar sono que', che dicono, i saettoli esser buoni per appiccarvi il fiaschetto. |
Esempio: | E Dav. Colt. 159. Spolpano, e disertano la
vite. |
|