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CREDO, con l'è aperta.
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CREDO, con l'è aperta.
Definiz: Sost. masc. Così dicesi comunemente Il simbolo degli Apostoli, dalla parola colla quale incomincia il detto Simbolo in latino. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 1: Parmi molto utile e necessario esponere e recare in volgare gli articoli della fede, li quali si contengono sommamente in nel Credo.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 42: Il lumacone, in tanto tempo che si direbbon sei credi, se ne muore intirizzato.
Esempio: E Red. Cons. 1, 191: Dopo lo spazio di due o di tre credi, da che si è bevuta l'infusione, si dee provocare il vomito.
Definiz: § I. Credo grande, o maggiore, dicesi nel linguaggio liturgico Il Credo composto nel Concilio di Nicea l'anno 325, e in quello di Costantinopoli l'anno 381, il quale si recita dal sacerdote alla messa; a differenza del Credo comune, che dicesi anche Credo minore. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 9: Questo confessiamo, quando diciamo nel Simbolo, cioè nel Credo minore: Qui conceptus est.... E in nel Credo maggiore diciamo: Qui propter nos homines ec.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 123: Inteso cotal successo Anastagio, si messe in punto, ed andò loro incontro, con gente grossa, insino a Nicea,... dove si celebrò quel tanto famoso Concilio contro al perfidissimo Arrio, nel quale fu composto il Credo grande.
Definiz: § II. E figuratam. Credo prendesi pel Tempo che si mette a recitare il Credo; e usasi più spesso nelle maniere avverbiali In un credo, In due o quattro credi, Per un credo, Per due o tre credi, e simili, per In o Per tanto tempo, quanto ci vuole a recitare il Credo, o due o tre credi, ossia In o Per brevissimo tempo. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 4, 45: Essendo divenuto in quattro credi Vedovo, amante e cavaliere a piedi.
Esempio: Lett. Pros. fior. IV, 1, 148: Supplico V. S. illustrissima a favorirmi per un solo credo de' detti due libretti, che, come sa, sono in 8.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 17: Ma rendimi il mio core, o mi concedi D'essermi moglie in meno di tre credi.
Definiz: § III. Entrare alcuno, o alcuna cosa, in checchessia come Pilato nel Credo; dicesi in maniera proverbiale per Non esserci esso necessario, Esserci per un di più, per ripieno, e simili. –
Esempio: Fag. Rim. 7, 207: De' cecisbei nel vasto lor corredo In tal maniera v'interviene anch'esso, Giusto come Pilato entra nel credo.
Definiz: § IV. Non credere ad uno neanche il Credo, o, come ancora si disse, se fosse il Credo; è maniera enfatica a significare la niuna fede che si ha ne' detti di alcuno. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 30: Io non ti crederei, stu (se tu) fussi il Credo.