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ORNO.
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ORNO.
Definiz: Sost. masc. Specie di frassino più piccolo, da cui si fa scolare la manna, Avornio, Avornello; ed è il Fraxinus ornus dei Botanici. –
Esempio: Pallad. Agric. 117: Innestasi (il pero), in pero salvatico, nel melo, nel mandorlo e nello spino; e Virgilio dice che in nell'orno e nel frassino, ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 224: L'ombra venne nel luogo: e non vi mancò l'albero caonis...: e vennevi le ripieghevoli ellere, e insiememente le viti pampanute e gli orni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 6: Quanto può si tien da lor difeso, Or dietro quercia, or olmo, or faggio, or orno.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1017: D'alto monte in precipizio cade Un orno antico.
Esempio: Mattiol. Disc. 149: È ancora spezie di frassino l'orno, il quale noi in Toscana chiamiamo orniello.
Esempio: Tass. Amint. S. 1, 1: L'orno per l'orno e per la salce il salce E l'un per l'altro faggio arde e sospira.
Esempio: Soder. Op. 3, 35: Il cedro arbore ed i ginepri seguono i luoghi sassosi, e l'orno.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 357: Il Rajo avverte che la manna (credo di corpo) stilla in maggior copia da quella parte dei rami, dove si attaccano i picciuoli delle foglie, e che non tutti i frassini ed orni la producono, ma certi solamente.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 71: Un bell'omo salito in signoria, E nemico perciò della fatica, Di malissima voglia omai soffria Il peso aver della consorte antica.
Definiz: § E per Il legname dell'orno. –
Esempio: Soder. Op. 1, 152: Per far cavicchi.... scaglioni grandicelli.... adoperano l'orno e l'acero.