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Dizion. 5° Ed. .
CENACOLO
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CENACOLO. Definiz: | Sost. masc. Dicevasi presso gli antichi la Stanza dove cenavano ossia pranzavano, la quale soleva essere nella parte superiore della casa. Oggi poeticam., La stanza ove si desina. |
Dal lat. coenaculum. – Esempio: | Red. Ditir. 23: Se per sort'avverrà che un dì lo assaggi Dentro a' lombardi suoi grassi cenacoli. |
Esempio: | Aver. G. Lez. tosc. 3, 20: Lucullo, siccome uomo non meno splendido e magnifico, che prode scienziato, aveva molti e diversi cenacoli.... Quando si teneva tavola nel cenacolo nominato Apollo, la cena costar dovea cinque mila scudi. | Esempio: | E Aver. G. Lez. tosc. 3, 95: Cleopatra, convitando Antonio con molt'altri della sua corte, gli ricevette in un cenacolo superbamente parato, ove erano dodici tavole, e trentasei letti riccamente addobbati. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 33: E chiuso era il cubicolo e il cenacolo Da un uscio che sta ritto per miracolo. |
Definiz: | § I. E in senso particolare e storico dicesi Quello nel quale Gesù Cristo riunì gli apostoli all'ultima cena, e dove sovra essi discese lo Spirito Santo il dì della Pentecoste. – |
Esempio: | Medit. Alb. Cr. 67: Venne da cielo repentemente un suono grandissimo, sì come spirito forte e veloce, e discese sopra la santa turba, che era raunata in quel santo cenacolo. |
Definiz: | § II. Cenacolo si disse in antico anche per Luogo da abitarvi, nel piano superiore della casa. – | Esempio: | Cavalc. Pist. Eust. 404: Sai che Daniello stando nel suo cenacolo fermo, teneva le finestre aperte inverso Gerusalem. | Esempio: | Salvin. Odiss. 18, 383: Sì dicendo, scese Da' cenacoli splendidi, non sola, Chè insieme ella avea dietro ancelle due. |
Definiz: | § III. Cenacolo dicesi anche il Dipinto, ove è rappresentata l'ultima Cena di Nostro Signore. – | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 1, 313: Nel refettorio è in un Albero di croce, istorie di S. Lodovico, e un Cenacolo di mano del medesimo. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. 5, 67: Nel refettorio di detto luogo fece un Cenacolo a fresco. |
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