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CAPOLINO
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CAPOLINO.
Definiz: Diminut. ed anche Vezzeggiat. di Capo; Piccolo capo. –
Esempio: Cellin. Vit. 249: Io lo investirò [il colombo] in quel poco del capolino che mi mostra.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 201: A ogni modo terrei le mani ne' capelli di codesto capolino.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 373: Il capolino Non ha torto un capel.
Definiz: § I. Per estensione, detto anche della Parte più rilevata del seme di alcune piante. –
Esempio: Pallad. Agric. 149: Ma quel del fondo le farà late [le zucche], se si seminano col capolino del seme in giù.
Definiz: § II. Far capolino, diciamo Quello sporgere destramente la testa, che alcuno fa da un uscio, da una finestra o di dietro a qualche riparo, in modo da vedere e non esser veduto; e dicesi anche delle bestie. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Starsi acquattata e là far capolino In ultimo vedete La gatta di Masino.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 5, 7: Pin da Montui Fa capolino.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 7: Quando Marte dal ciel fa capolino, Come il topo dall'orcio al marzolino.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 30: E poi fa di nascosto capolino.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 64: E fatto alla finestra capolino, Un grido alzò.
Definiz: § III. E per similit., Mostrarsi, Spuntare, Apparire; come ad esempio,
Esempio: Esempio del Compilatore La luna fa capolino dalle nuvole, La primavera fa capolino, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 2: Ogni dì dà le scarpe al ciabattino, Ma le dita fan sempre capolino.