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MUFFA
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MUFFA.
Definiz: Sost. femm. Vegetazione fitta di minutissimi funghi filiformi, che nasce sulle sostanze organiche sottratte all'aria libera, e umide di per sè o per cause esterne, formando uno strato vellutato e polverulento; ed ha colore per lo più verdognolo o cinerino e odore e sapore disgustosi. Se ne conoscono varie specie, e le più comuni appartengono ai generi detti dai Botanici Aspergillus, Penicillium e Mucor.
Dal germ. muff. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 184: Se la feccia o vero un poco di cotal vino di quel medesimo vaso, trattone l'altro, nel vaso si lasci, e non s'apra il vaso, si converte in muffa.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 8: E reputa il padron degno d'un nodo, Che lo lascia (il cacio) indurire e far la muffa.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 285: Scrive il Cramero, avere i Sassoni il verbo muffen, significante Sentire di muffa; e purchè sia antico e proprio di quella lingua, di là noi avremo preso muffa e muffire, detto del pane e d'altri cibi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 293: Ma appena fu la cestellina aperta, che non vede più pere, le quali erano tutte coperte di muffa e guaste.
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 258: Favellando delle muffe ramose, queste bene spesso sono attaccate alle sostanze vegetabili senza il sussidio delle radici.
Esempio: E Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 276: Tutte le muffe da me esplorate sono ben picciola cosa relativamente all'immenso numero di quelle che rimangon da esaminarsi.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 119: Si è reso comune il dettato, che per sanare una botte che sappia di muffa vi vuole il fuoco.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 268: Il loro cadavere (dei bachi) indurisce e si risecca; e o resta nero, o si cuopre d'una rifioritura bianca, la quale è una muffa.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Ma l'orbita, che fe' la parte somma Di sua circonferenza, è derilitta, Sì ch'è la muffa dov'era la gromma.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 99: Femmina vaga e linguacciuta è vasello voto, e forse sa di muffa, il qual non può servare netto liquore.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 100: Spesso gli avvenne di ritrovare sotto i più rozzi panni maschie virtù, cognizioni nobilissime.... e mille altre nobili qualità, che sotto la crosta e la muffa della rozzezza e della semplicità stavano nascoste.
Definiz: § II. Per estensione, vale anche Una certa rifioritura prodotta dalla calcina nelle pitture fatte a fresco, e che ne altera i colori. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 90: Si vede.... le toppe, le macchie, i rimessi ed i colori soprapposti o ritocchi a secco, che è cosa vilissima, perchè vi si scuoprono poi le muffe.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 191: Lo confortò a seguitare e gl'insegnò a levare le muffe.
Definiz: § III. Vale anche Odore o Sapore che hanno le sostanze o i corpi muffiti. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 192: Se 'l vino ha muffa, o vero altro mal sapore, prendi ec.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 192: Molte nespole acerbe, infilzate in quattro o più funicelle, e poste per lo cocchiume, sì che discendan nel vino..., ottimamente il vaso e 'l vino guariranno dalla muffa.
Esempio: Soder. Op. 1, 523: Ma se il vin proprio abbi presa la muffa, piglisi un pan caldo ec.
Esempio: Capor. Rim. 176: Gli parea che di muffa un po' venisse (dalla botte di Diogene).
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Sacch. Op. div. 7: A Dio la candeluzza, al signor mondano il torchio. A Dio il vino della muffa, e 'l pane cattivo e secco per pietanza.
Esempio: Grazz. Pros. 366: Lascerò da parte gli Ebrei, gli Egizj, i Caldei, i Greci e i Latini, perciocchè, sendo antichi, senton di muffa anzi che no, e di vieto.
Definiz: § V. Trovasi per Esalazione disgustosa in genere; Mefite. –
Esempio: Salvin. Eneid. 7, 554: E le sacre boscaglie sotto l'alta Albunea consulta, che grandissima Tra le boscaglie suona in sacra fonte E una muffa crudel, opaca esala.
Definiz: § VI. E per Muccosità densa e putrida di corpo animale. –
Esempio: Bocc. Laber. 227: Io mi tacerò de' fiumi sanguinei e crocei che di quella a vicenda discendono, di bianca muffa faldellati, talvolta non meno al naso che agli occhi dispiacevoli.
Definiz: § VII. E per Strato di polvere e di sudiciume formatosi per trascuratezza, così sugli oggetti, come anche sul corpo dell'uomo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 10: E per ventura trovò Sansonetto.... E cavògli la muffa dell'elmetto, Chè il capo gli ha come una zucca fesso (qui figuratam. e per ischerzo).
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 56: Sette volte sotto acqua l'attuffa; Sì che dal viso e da le membra stolte Leva la brutta rugine e la muffa.
Definiz: § VIII. E per Crosta o Gruma, formatasi per effetto di esalazioni da materie grasse e pastose. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Le ripe eran grommate d'una muffa Per l'alito di giù che vi si appasta, Che con gli occhi e col naso facea zuffa.
Definiz: § IX. Muffa, figuratam., si usa per Alterigia, Superbia, e simili; quindi la maniera Mettere, o Metter su, muffa, per Insuperbirsi. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 10, 56: Ceccone avea la rabbia della dama, L'altro abbondava di superbia e muffa.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Quei non so perchè meco ha preso il ticchio, Perchè ha messa costui cotanta muffa.
Definiz: § X. Vale anche Collera, Stizza, e simili; usato specialmente in locuzioni, come Venire, la muffa al naso, o Crescere, la muffa al naso, Prendere la muffa, e simili, che valgono Stizzirsi, Irritarsi. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 610: A Sinefido venne tanta muffa Al naso, perchè lui lo sprezza e biasima.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 225: La ragione di questa muffa fu per non aver egli volsuto parteciparmi le riforme stampate di codesto Studio.
Esempio: Menz. Sat. 1: E sai se al naso mio cresce la muffa, In veder qual si fa disprezzo indegno Di chi su' libri a faticar si tuffa?
Esempio: Baldov. Comp. dram. 73: La muffa in me s'accresce. F. Sopra modo lo sdegno in me s'avanza.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 48: Orlandino pur presa la muffa Avea per quello così pazzo riso.
Definiz: § XI. Cavare di muffa il cervello, o Trarre, di muffa il cervello, vale figuratam. Tralasciare l'ozio, per qualche utile o piacevole occupazione. –
Esempio: Machiav. Lett. 308: Così, rinvolto in tra questi pidocchi, traggo il cervello di muffa, e sfogo questa malignità di questa mia sorta.
Definiz: § XII. Lasciar fare la muffa a' pensieri, vale figuratam. Non affaticar la mente in cosa alcuna. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 242: Voglio in ozio campar quel che m'avanza, E lasciar fare a' pensier miei la muffa.