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Dizion. 2° Ed. .
CULO
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CULO.
Definiz: | Quella parte deretana del corpo, con la qual si siede. Lat. anus. Gr.
κῶλος. |
Esempio: | Bocc. n. 32. 15. Ed ella rimase, faccendo sì gran galloría, che non le toccava il
culo la camicia [cioè, che la grande allegrezza non le lasciava sentir la camicia, ch'ella avea in dosso] modo
basso. |
Esempio: | Pataff. E la camicia il cul non toccherebbe. |
Esempio: | E Bocc. n. 68. 21. Con le calze a campaníle, e con la penna
in culo. Detto per ischerno. |
Esempio: | E Bocc. n. 79. 12. E' vi sono tutte le Reine del Mondo, io
dico infino alla Schinchimurra del Presto Giovanni, che ha, per me 'l cul, le corna. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 21. Ed egli avea del cul fatto trombetta. |
Definiz: | ¶ Diciamo in modo basso, Fare il cul lappe lappe, di chi ha eccessiva paura, e tale, che infino al
culo gli trema. Lat. metu obstupescere. |
Esempio: | Morg. E chi frappa, e chi taglia, Tanto ch'ognun gli voltava le chiappe, Perocchè
'l cul gli facea lappe lappe. |
Definiz: | ¶ Non istare a dire al cul vienne, che è fuggirsi con gran prestezza. Lat. nulla interiecta mora discedere. |
Esempio: | Morg. E non è tempo da dire al cul vienne, che la battaglia è già presso
all'ammenne. |
Definiz: | ¶ Dar del culo in terra, cadere di buono in cattivo stato. |
Definiz: | ¶ Dar del culo in sul lastrone: non tener più conto d'onor, ne di riputazione, tratto da coloro,
che pagavano i loro debiti col dar del culo in sur'una lastra, posta in luogo pubblico a quell'effetto, che era atto
ignominioso. |
Definiz: | ¶ Trovar culo a suo naso. Trovar chi ti risponda, e non abbia paura di tue bravate. Lat.
novacula in cotem. |
Definiz: | Mostrare il culo al popolo, palesare i suo' fatti. Ma tutti sono modi bassi. |
Definiz: | E da CULO CULAIA, che è la pancia de gli uccelli stantij, ingrossata, per lo calar de
gl'intestini. |
Definiz: | E sculacciare. Dar delle mani in sul culo, e perchè per lo più si da a' bambini, per metaf.
sculacciare uno, vale trattarlo da bambino. |
Definiz: | E alla percossa diciamo sculacciata. |
Esempio: | Burch. Veggendomi fornir di sculacciate. |
Esempio: | E Burch. altrove.E calci, e pugni, più d'un centinaio, E
trenta sculacciate, o più a danaio. |
Esempio: | E Burch. appresso.Le sculacciate, che i zoccoli danno Alle
calcagna, quando è sole, e piove. Qui è metaf. dal suon, che rende la sculacciata. |
Definiz: | ¶ Diciamo Dar del culo in sul petrone, o in sul lastrone, quando si fa il cedo bonis: atto infame, il qual si faceva col porsi a sedere sopra una lastra, posta in luogo
pubblico, a cotesto effetto. Lat. Decoquere. Flos. 13. |
Esempio: | Pataff. Egli ha dato del culo in sul petrone. |
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