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Dizion. 5° Ed. .
ARRUFFARE.
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ARRUFFARE. Definiz: | Att. Sconciare, Disordinare; e dicesi propriamente di capelli, peli, fila, abbigliamenti e simili. |
Dal sost. ruffa. – Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 71: Uno [pipistrello] arruffa la dama, altri più reo Tura l'aperta bocca al cicisbeo. |
Definiz: | § I. Arruffare il pelo, vale lo stesso che Arricciarlo per ira o per rabbia. – |
Esempio: | Mont. Poes. 1, 245: Che di Giuda il leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi. |
Definiz: | § II. Si usa comunemente anche in senso traslato per Turbare, Sconvolgere, Metter sossopra checchessia. |
Definiz: | § III. Arruffar le matasse o la matassa, modo basso, che vale Fare il ruffiano; ed è un giuoco di parole sulla stessa voce di Ruffiano, quasi Arruffianare. – | Esempio: | Lipp. Malm. 3, 66: Mangian spinaci, arruffan le matasse, Ed ha più vizj ognun di sei Margutti. | Esempio: | Not. Malm. 306: Mangian spinaci, arruffan le matasse: questi sono due detti della nostra plebe, la quale secondo il suo consueto ne forma sempre de' nuovi sulla similitudine delle parole; ed il primo significa fanno la spia, il secondo fanno il ruffiano. | Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 3, 192: Questa con tutte tira giù la buffa, E in men d'un giorno la matassa arruffa. |
Definiz: | § IV. E in forza di Neutr. pass. arruffarsi, così al proprio, come al figurato. – | Esempio: | Bern. Orl. 43, 26: Quando in terra la vide Rodamonte, Per la grand'ira non trovava loco; Arruffârseli i crin sopra la fronte, E fece gli occhi rossi come foco. | Esempio: | Car. Eneid. 12, 13: E già godendo De la vendetta sanguinosa e fiera, Con le giube s'arruffa, e con le zampe Frange l'infisso telo. | Esempio: | Mont. Iliad. 7, 71: Qual è l'orror che di Favonio il soffio Nel suo primo spirar spande sul mare, Che destato s'arruffa e l'onde imbruna ec. |
Definiz: | § V. Arruffarsi con uno, vale Abbaruffarsi con quello, Venire alle prese. – |
Esempio: | Tocc. Lett. 115: Voi con questi Padri v'arruffate, gli attaccate e battete: e che altro è il vostro fare se non quello di coloro, che ec. (qui figuratam.) |
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