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DISSOMIGLIANZA e DISSIMIGLIANZA.
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DISSOMIGLIANZA e DISSIMIGLIANZA.
Definiz: Sost. femm. L'essere dissomigliante; Differenza, sia nella forma sia nella natura di una cosa, o nelle qualità tanto fisiche quanto morali di una persona. ‒
Esempio: Senec. Pist.: Dalla qual professione e compagnia ci disceverrà e partirà dissimiglianza.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 261: La dissimiglianza de' quali disparte l'amistà.
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 68: Per farti conoscere che dissimiglianza ha da noi agli antichi santi Padri.
Esempio: Quintil. Declam. C.: Ma questa medesima dissomiglianza nell'affetto del padre comandava che i figliuoli suoi si adirassono.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 3: I costumi suoi ebbero, secondo il tempo, molte mutazioni e dissomiglianze ne' grandi affari e nelle varie fortune.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 180: La dissomiglianza.... delle parti, cioè la varietà delle figure, della mole e del moto.
Definiz: § E per Qualità, Proprietà, Condizione, o simile, in cui, o per cui, una persona o una cosa è dissomigliante da un'altra; e in questo senso usasi più spesso nel plur. ‒
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 225: Non ha [lo smilace] foglie per intorno spinose, come ha l'elice, da cui è ancora differente per altre dissomiglianze.
Esempio: Salv. Dial. Amic. 64: Voi ci avete pienamente dimostre le somiglianze delle non vere;.... mostrateci ora.... le dissomiglianze ancora.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. Proleg.: Provvidenza mirabile della natura, che pose nel dire l'istesse differenze che negli aspetti, sapendo ben ella quali grazie facciano nel gran concerto dell'universo queste e altre simili dissomiglianze.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 431: Di qui nasce la lor parentela (della filosofia e della poesia), non ostante le molte e notabili dissomiglianze.