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1) Dizion. 5° Ed. .
INVOCARE.
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INVOCARE.
Definiz: Att. Chiamare in aiuto, in difesa, pregando, ed anche semplicemente Chiamare; riferito in particolar modo alla Divinità.
Dal lat. invocare. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Il nome del bel fior, ch'io sempre invoco E mane e sera, tutto mi ristrinse L'animo ad avvisar lo maggior foco.
Esempio: Petr. Rim. 2, 130: Invoco lei, che ben sempre rispose, Chi la chiamò con fede.
Esempio: Vett. Colt. 4: E se noi fussimo in quella antica religione.... ricorreremmo a Pallade, ed invocheremmo lei, alla quale questa pianta era dedicata.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 2: Sia dal cielo il principio: invoca avanti, Nelle preghiere pubbliche e devote, La milizia degli Angioli e de' Santi, Che ne impetri vittoria, ella che puote.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 97: E quel che agli altri è gran conforto nelle miserie e nell'avversità della vita, l'invocare gl'iddii al lor soccorso, reca a noi maggior dubbiezza di mente.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 138: Gl'indovini, avendo vedute in aria due aquile volar verso essi..., le additarono a' soldati, i quali ad una voce tutti invocarono gl'iddii.
Esempio: Martin. T. V. 10, 73: Loderò e invocherò il Signore, e sarò liberato da' miei nemici.
Esempio: Fosc. Poes. C. 70: Fra' celesti or gode Di cento troni, e con più nomi ed are Le dan rito i mortali; e più le giova L'inno che bella Citerea la invoca.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 179: Ogni poeta debole di schiena, Che in Pindo vuol salir di prepotenza, Invoca Apollo.
Esempio: Lambr. Elog. 221: Sopra le quali (le nozze) più che il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, si conveniva invocare il Dio, che morendo sulla croce inalzò il matrimonio a santità di sacramento.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 104: Se alcuni.... lagrimeranno che io in tanto fiore, scampato da tante guerre, per frode d'una malvagia sia spento; voi allora potrete lamentarvene in Senato, invocare le leggi
Esempio: Parin. Poes. 63: Oh! quante volte Dall'immobile prora il buon nocchiere Invocò la tempesta!
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 82: Te (o Ciarla) chiedono le serve e i servitori, Te le modiste invocano e i barbieri.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 136: Io non invocherò la luna piena, Nè starò sotto il salice piangente, A mezza notte, sulla molle arena D'Arno a cantar.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 371: A tua difesa invano Gli avi comuni invocheresti.
Definiz: § II. E per Augurare ad alcuno. –
Esempio: Cont. Bell. Man. 5 t.: O sasso aventuroso, o sacro loco, Donde si move onestamente e posa Talor la donna mia sola e pensosa Col mio signore (cioè con Amore), a cui vittoria invoco.
Definiz: § III. E per Allegare, Addurre, Chiamare, come testimone; anche col compimento espresso. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 265: Voi, sacri altari, e voi, cultri nefandi, Cui fuggendo anco adoro, a quel ch'io dico Per testimoni invoco.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 209: Mentre invocava la fede di Dio e de gli uomini, lo mise in catene.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 113: Tu implori Dio solo, e niuno de' presenti numi invochi per testimonio.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 36: E in fin, come dimostro è da quel dotto Scrittor che sopra in testimonio invoco, Alla tedesca poesia diè loco.
Definiz: § IV. E in particolare, riferito a Divinità, anche per Chiamarne sopra chicchessia la punizione, il gastigo. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 31 t.: S'egli era per fallire delle promesse, invocava, giurando, contra di sè, Giove e Marte e gli altri dii. Dipoi tutto l'essercito, e ciascuno contra se medesimo, giurò.
Definiz: § V. Vale anche Desiderare vivamente, Chiamare con desiderio. –
Esempio: Capp. Longob. 59: Molti galloromani, ed un vescovo tra questi, invocavano la signoria dei Franchi.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 296: E perchè le tradizioni dell'età decorsa, immiserite o abusate, nemmeno esse provveggono interamente al bisogno dell'età nostra, ella, guardando innanzi a sè, aspetta ed invoca un'idea che la vivifichi, un ordine che la regga (qui in locuz. figur.).
Esempio: E Capp. Econ. 385: E quei soccorsi che invoco a pro della industria agraria, io non gl'invoco per far valere le terre, ma per far valere i prodotti delle terre.
Definiz: § VI. E in senso particolare, detto di poeti, vale Chiamare in proprio aiuto la Divinità, o una Divinità, la Musa, e simili, Chiederne l'aiuto, l'assistenza, l'ispirazione, in principio, od anche nel corso di un poema. –
Esempio: Car. Apol. 71: Dopo l'invocazione di tanti iddi, invoca ancora Augusto, dicendo: ec.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 23: Invoca [Prisciano] Giove, ma con modo così oscuro, e con parlare tanto imperversato, che ec.
Definiz: § VII. Si usò per Evocare, Chiamar fuori; ossia Chiamare dal regno oltramondano le anime, gli spiriti, e simili. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 65: Onde prese occasione Omero di fingere, in quella parte dell'undicesimo dell'Odissea, detta Necía, di fare invocare ad Ulisse l'anime de' morti nel paese de' Cimmerj.
Definiz: § VIII. Si usò per Convocare, Adunare. –
Esempio: Vill. G. 897: E ciò fatto, fece a grido del detto parlamento invocare, e poi per sue lettere citare gli lettori dello 'mperio della Magna.