Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SALVAMENTO
Apri Voce completa

pag.308


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
SALVAMENTO.
Definiz: Il salvarsi, Salvezza. Lat. salus. Gr. σωτηρία.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 3. Voglio, che domane si dica ec. delle beffe, le quali, o per amore, o per salvamento di loro, le donne hanno già fatte a' lor mariti.
Esempio: Dant. Par. 5. Questo vi basti a vostro salvamento.
Esempio: Cr. 1. 6. 10. Fuor di ragione impaccerebbon la corte, la quale per salvamento degli abitanti richiede sano aere per la bontà del sole, e de' venti.
Definiz: §. A salvamento, posto avverbialm. vale Senza danno, Sano, e salvo. Lat. incolumis. Gr. ἄρτιος, ὑγιής.
Esempio: G. V. 6. 37. 2. Non poteano andare a nullo salvamento, nè riconoscere via, o cammino.
Esempio: Pass. 113. L'anima andò a salvamento (cioè si salvò)
Esempio: Vinc. Mart. lett. 39. Io intendo per quella (lettera) l'arrivo del signor Marchese vostro padre a salvamento.
Esempio: E Vinc. Mart. rim. 56. Lasciate spesso una callaia aperta Da potervi ritrarre a salvamento, Se la ragia d'alcun viene scoperta.
Esempio: Bern. Orl. 3. 5. 28. La donna pur passando con buon vento, A Reggio si ridusse a salvamento.
Esempio: Red. lett. 2. 83. La cassetta consegnata per mandare a Genova ec. è arrivata a salvamento.