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1) Dizion. 5° Ed. .
MALAVOGLIA, che più comunemente si scrive in modo disgiunto MALA VOGLIA
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Dizion. 4 ° Ed.
MALAVOGLIA, che più comunemente si scrive in modo disgiunto MALA VOGLIA.
Definiz: Sost. femm. Mala disposizione di animo, Cattiva volontà, a fare una cosa, o circa a checchessia. –
Esempio: Vill. M. 324: Il marchese cavalcò subito a Pavia; e menò seco due di quegli da Beccheria, e fecegli fare cavalieri allo 'mperadore, e questo accrebbe l'izza e la malavoglia a' tiranni.
Definiz: § I. E per Tristezza d'animo, Scontentezza, Inquietudine, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 169: Perchè sei tu di così malavoglia? Mi chiedi perchè io stia di malavoglia! Eschino ove si trova?
Definiz: § II. Si usò per Non buono stato di salute, Incomodo. Disturbo, e simili. –
Esempio: Real. Franc. 469: La notte venne al re Carlo una malavoglia, per la quale li medici vollero che pigliasse medicina.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 45: Avvisoti come Soldo giunse qui a' dì 15 del passato, ed era di malavoglia.