Lessicografia della Crusca in rete

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SELVAGGIO
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SELVAGGIO.
Definiz: Add. Salvatico. Lat. silvester, silvaticus, agrestis, ferus. Gr. ἄγριος.
Esempio: Dant. Inf. 1. A te convien tenere altro viaggio ec. Se vuoi campar d'esto luogo selvaggio.
Esempio: E Dan. Inf. 13. Non han sì aspri sterpi, nè sì folti Quelle fiere selvagge, che 'n odio hanno Tra Cecina, e Corneto i luoghi colti.
Esempio: E Dan. Purg. 13. Ch'a tutte un fil di ferro il ciglio fora, E cuce sì, come a sparvier selvaggio Si fa.
Esempio: Petr. son. 207.Con sì dolce parlar, e con un riso Da far innamorare un uom selvaggio.
Esempio: E Petr. 247. Nè fiere han questi boschi sì selvagge, Che non sappian quant'è mia pena acerba.
Esempio: M. Aldobr. Carne di porco selvaggio a comparazion della dimestica è calda, e secca.
Definiz: §. Figuratam.
Esempio: Dant. Inf. 6. Verranno al sangue, e la parte selvaggia Caccerà l'altra.
Esempio: But. ivi: Cioè la parte de' Bianchi, la quale egli chiama selvaggia, perchè di quella parte erano li Cerchi, li quali erano venuti di contado.
Esempio: Dant. Purg. 2. La turba, che rimase lì, selvaggia Parea del loco, rimirando intorno (quì vale: nuova, straniera, mal pratica)
Esempio: Amet. 95. Insino a tanto che di dosso gittatili i panni selvaggi, nella chiara fonte il tuffò (cioè: rozzi)
Esempio: G. V. 7. 85. 5. Egli, e sua gente Catalana erano ancora con loro selvaggi, come nuovo signore, e nuova gente (cioè: non trattavano insieme, non erano confidenti)