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DISBRAMARE.
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DISBRAMARE.
Definiz: Att. Saziare la brama, Sodisfare pienamente, riferito a passione, desiderio, ed altresì a fame, appetito, e simili; Sbramare: usato anche figuratam. Ma è voce del linguaggio nobile. ‒
Esempio: Dant. Purg. 32: Tanto eran gli occhi miei fissi ed attenti A disbramarsi la decenne sete, Che gli altri sensi m'eran tutti spenti.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 106: Così rispose allora al mio costrutto.... Per disbramare il mio disio del tutto.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 778: A disbramarsi, cioè a tolliersi la brama, e saziare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 104: Voglioti dimostrar l'ordine e 'l modo Ch'a disbramar tuoi desiderj giovi.
Esempio: Speron. Op. 1, 149: Inimico il lupo agli agnelli; il quale per meglio disbramarsi la fame, brama ec.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 145: Acciò ancor io possa disbramare l'appetito ch'io sento.
Esempio: Alf. Trag. 1, 84: Saziati, su, nel sangue mio; disbrama La rabbia in me del tuo geloso orgoglio.