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Dizion. 5° Ed. .
DISBRAMARE.
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pag.478
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DISBRAMARE. Definiz: | Att. Saziare la brama, Sodisfare pienamente, riferito a passione, desiderio, ed altresì a fame, appetito, e simili; Sbramare: usato anche figuratam. Ma è voce del linguaggio nobile. ‒ | Esempio: | Dant. Purg. 32: Tanto eran gli occhi miei fissi ed attenti A disbramarsi la decenne sete, Che gli altri sensi m'eran tutti spenti. | Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. R. 106: Così rispose allora al mio costrutto.... Per disbramare il mio disio del tutto. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 778: A disbramarsi, cioè a tolliersi la brama, e saziare. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 43, 104: Voglioti dimostrar l'ordine e 'l modo Ch'a disbramar tuoi desiderj giovi. | Esempio: | Speron. Op. 1, 149: Inimico il lupo agli agnelli; il quale per meglio disbramarsi la fame, brama ec. | Esempio: | Dat. Vegl. 3, 145: Acciò ancor io possa disbramare l'appetito ch'io sento. | Esempio: | Alf. Trag. 1, 84: Saziati, su, nel sangue mio; disbrama La rabbia in me del tuo geloso orgoglio. |
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