Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CORREGGIA ed anche COREGGIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
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CORREGGIA ed anche COREGGIA.
Definiz: Sost. femm. Striscia o Cigna di cuoio atta a varj usi, ma della quale gli antichi più specialmente si servivano per cingersi alla vita sopra le vesti, o per adoperarla come staffile, o per mettersela al collo come capestro a fine di muovere altrui a commiserazione. È voce oggi poco usata.
Dal lat. corrigia. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 127: Vennono per lo loro Comune in Fiorenza ambasciadori con le coregge al collo a chiedere mercè.
Esempio: Nov. ant. B. 96: Li altri discepoli furo intenti colle coreggie, e scoparlo per tutta la contrada.
Esempio: Vill. G. 806: Sì si vestieno i giovani una cotta, o vero gonnella corta e stretta,... e una coreggia come cinghia di cavallo, con isfoggiate fibbie e puntale.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 62: Faccendo di quegli ampio grembo; bene avendogli alla coreggia attaccati d'ogni parte.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 205: E di' ch'io vo' venir colla coreggia Al collo, e ginocchion chieder merzè.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 124: Verrebbono con la correggia al collo, e manderebbongli il foglio bianco.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 427: Mi fu forza andare là con la coreggia al collo a chiedergli perdonanza (qui in senso figurato).
Esempio: Mem. Bell. Art. 1, 88: A B sono le due rote, in mezzo alle quali stanno situati i saltarelli del cembalo: c d è una correggia di pelle fornita di crini simili a quelli dell'arco d'un violino.
Esempio: E Mem. Bell. Art. appr. La correggia... girando stropiccia la corda, che le s'è avvicinata, e seguita a stropicciarla fino a tanto che le è vicina, ec.
Definiz: § I. E per Correggiuolo, legame delle scarpe. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 258: Umiliandosi disse, che non era Cristo, e non era degno di sciogliere la coreggia del suo calzare.
Definiz: § II. Fare coreggie dell'altrui cuoio, si disse in modo proverbiale per Usare generosità, donando quello che si è tolto ad altri, Fare il generoso con quel degli altri. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 61: Fanno lor limosine di ciò ch'elli hanno di rapina o d'usura o per altra malvagia maniera, e fanno sovente d'altrui cuoio larghe coreggie.
Definiz: § III. Perdere la coreggia, si disse, pure proverbialmente, per Perdere ogni freno, ogni ritegno di pudore, Abbandonarsi alla scostumatezza. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 106: Avendo la barba grande e nera ed unta, gli par sì forte esser bello e piacevole, che egli s'avvisa che quante femine il veggono tutte di lui s'innamorino; ed essendo lasciato, a tutte andrebbe dietro perdendo la coreggia.