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1) Dizion. 5° Ed. .
GNORRI.
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Dizion. 5 ° Ed.
GNORRI.
Definiz: Sost. masc. Voce usata solamente nella maniera bassa Fare il gnorri, o lo gnorri, che significa Fingere d'ignorare, di non sapere; che anche dicesi Fare il nescio, o il nesci.
È corruzione o d'ignaro, o d'ignori, seconda persona del Presente dell'indicativo d'ignorare. –
Esempio: Red. Lett. 1, 198: Ma, messere, non fate lo gnorri.
Esempio: E Red. Lett. 1, 210: Il buon gobbo da Peretola, inteso questo, e facendo lo gnorri, se ne stette zitto zitto, ec.
Esempio: Menz. Sat. 37: Dica il Meccoli, poi, s'io tocco un tasto, Che sia de' buoni; e s'io, se ben fo il gnorri, So però la cagion del secol guasto.
Esempio: Baldov. Lament. 35: Altro, Sandra, ci vuol che far lo gnorri.
Esempio: E Comp. dram. 55: Farò lo gnorri.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 568: Fa' un poco il serfedocco; lo gnorri, il nescio. Lo gnorri, quasi lo ignoro, il non so.
Esempio: Fag. Rim. 1, 260: E il signor cornacchion del suo marito, Intanto fa lo gnorri, e condescende.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 37: Far lo gnorri. Fare il nescio, Fare il serfedocco, Fare l'indiano, e simili, si dice di chi fa il semplice, e fa le viste di non sapere, o di non intender cosa alcuna.