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Dizion. 5° Ed. .
EFFEMMINATEZZA e EFFEMINATEZZA.
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EFFEMMINATEZZA e EFFEMINATEZZA. Definiz: | Sost. femm. Astratto di Effemminato. L'esser effemminato, Qualità o Condizione di effemminato; ed altresì Azione, o Atto, da effemminato. ‒ | Esempio: | Gell. Circ. 155: Il fuggire le cose faticose, o lo eleggere la morte per fuggire qualche miseria o qualche male, e non per esser cosa onorata, nasce da effeminatezza d'animo e non da fortezza. | Esempio: | Maff. Anfit. 153: Celebrar di tanto in tanto alcun publico divertimento in cui virtù avesse parte, e che uscendo delle miserabili costumanze de' giorni nostri, non paresse con ispirare effeminatezza e mollizie studiosamente ordinato ad anneghittire. | Esempio: | Lam. Ant. tosc. 1, 95: Ne' Toscani non militavano queste ragioni, i quali ne' piaceri, nella lascivia, nell'effeminatezze, nel lusso superavano di gran lunga gli stessi Greci. | Esempio: | Martin. G. B. Stor. Music. 2, 121: Seppe servirsi della musica non già per eccitare alla mollezza ed effeminatezza gli uomini, ma con la seria e virile allettarli alla virtù. | Esempio: | Zannon. Urn. Etr. 104: Non arresti altrui la vestitura di Bacco infante, la quale è muliebre: essa ben si compete alla sua effemminatezza. |
Definiz: | § E figuratam. ‒ | Esempio: | Capp. Pens. Educ. 314: Alle semplici e schiette nature cotesti modi (parla di certi educatori) non si confanno; e i giovani sdegnano tali effemminatezze, e se ne adontano. Deh! fate invece di mostrarvi uomini quanto maggiormente potete, perchè i fanciulli vi ascoltino. |
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