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MODULO
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MODULO.
Definiz: Sost. masc. Term. degli Architetti. Misura con la quiale si dà regola e debita proporzione alle varie parti e membri di qualsivoglia ordine architettonico. Suol prendersi eguale al semidiametro, e talvolta anche al diametro, inferiore della colonna, ossia dell'imoscapo.
Lat. modulus. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 227: Quella parte che resta dentro alla porzione, cioè E F, sarà modulo a tutto il tempio.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 100, 1: Si cava (il modulo) dalla grossezza della colonna, misurata nel vivo dell'imoscapo.... pigliandone la metà, e questa metà sarà il modulo.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 163: Le parti, e gli ornamenti, e i moduli non hanno ne' diversi piani (del Colosseo) quella diversità di proporzioni che si crede essenziale a i diversi ordini.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 14: Modulo è una parte presa dall'istessa opera, ed adattata a tutti i pezzi della medesima, acciocchè vi sia in tutte la desiderata quantità, lo che dipende dalla buona ordinazione, e la giusta corrispondenza di proporzioni: lo che è effetto della simmetria.
Esempio: E Galian. B. Vitr. Comm. 105: Modulo chiama qui tutto il diametro: modulo poi.... chiama nell'ordine dorico il raggio o sia semidiametro della colonna. Oggi, per non confondere la fantasia, si chiama modulo sempre il semidiametro.
Esempio: E Galian. B. Vitr. 141: L'altezza dell'architrave, compresa la fascia e le gocce, è di un modulo: la fascia un settimo di modulo: la lunghezza delle gocce sotto la fascia, ed a piombo de' triglifi sarà, compresovi il regoletto, un sesto di modulo.
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 54: Intorno alla stanza un continuato basamento s'aggira..., su cui sono locati modelli di guglie e colonne antiche, tratti dalle più famose di Roma, e così nelle proporzioni e simetrie giusti, e secondo i moduli di quelle, che da queste, come dalle romane,... può apprendersi quanto per tali cose convenga sapere.
Esempio: Memor. Bell. Art. 29: Antiche colonne di marmi scelti, di non molta grandezza, e talvolta di modulo ineguale.
Definiz: § I. E per estensione, vale Norma, Modello, Regola. –
Esempio: Galil. Op. VII, 294: Avendo riguardo al modulo, cioè alla norma ed all'esempio, de gli altri corpi naturali, ne i quali si vede che, crescendo la distanza dal centro, si diminuisce la velocità, ec.
Esempio: Giobert. Primat. 439: Il considerare.... ciò che succede in Francia come il modulo di quella legge di perfettibilità che governa l'universo, e misurar quindi il cammino che si va facendo dai varj popoli con quello che si è fatto o si fa dai Francesi, è il metodo più speditivo ec.
Definiz: § II. Term. di Musica. Modulo dicesi Quella forma di andamento, che si ripete con passo costante sugli stessi gradi o anche in gradi diversi, come negli arpeggi o ne' vocalizzi ondeggiati.
Definiz: § III. Term. de' Matematici. Riferito a Sistema di logaritmi, vale Quantità costante per la quale devesi moltiplicare ciascuno de' logaritmi, detti naturali, per trovar quelli corrispondenti di esso sistema.
Definiz: § IV. E riferito a Congruenza, o ai suoi termini, vale Numero intero, che divide esattamente la differenza di essi termini.