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1) Dizion. 5° Ed. .
FLUSSI e FLUSSO, FRUSSI e FRUSSO.
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FLUSSI e FLUSSO, FRUSSI e FRUSSO.
Definiz: Sost. masc. Term. del Giuoco della Primiera o Bambara. Combinazione di quattro carte tutte del medesimo seme: che è più che avere Primiera o Cinquantacinque. Dicesi anche Goffo.
Franc. antico flus, moderno flux; spagn. flux: secondo alcuni dal lat. fluxus, in quanto denoti l'Affluenza o Concorso di carte del medesimo seme. Nel lat. barbaro, flus era nome di Moneta: e questo dall'arabo folûs, volgarmente flùs, Argento monetato o Moneta; donde il siciliano filusi, Denari, e il filussi di più vernacoli dell'Italia continentale. La qual denominazione della moneta potrebbe aver dato origine al nome del giuoco. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 2: Malvagio seme d'idra o bavalischio, Meglio era che venuto qui non fussi, Chè tu hai scontro il tuo ventuno in flussi, E vanne de l'avanzo del tuo resto. Tu sarai pure a' traditori specchio (qui in locuz. figur.).
Esempio: Castigl. Corteg. V. 154: Mostrando venire a contenzion del gioco, dicendo uno: tu hai tolto la carta di sotto; l'altro negandolo con dire: e tu hai invitato sopra flusso: il gioco vadi a monte.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 48: Nella primiera è mille buon partiti; Mille speranze da tenere a bada; Come dir Carte a monte e Carte e 'nviti. Chi l'ha e chi non l'ha; Vada e non vada; Stare a flusso, a primiera, ec.
Esempio: E Bern. Comm. Cap. Prim. 386: Si dice speranza in questo gioco, aspettare che venga flusso, quando l'uomo vede vinto il punto suo da un maggiore.
Esempio: E Bern. Comm. Cap. Prim. 387: Chi potria descrivere il timore che ha uno quando si truova un cinquantacinque, e ha la mano e ogni cosa, che un altro non gli faccia una primieraccia addosso, come intervien bene spesso; o vero che, avendo una buona primiera, non gli sia fatto flusso?
Esempio: Cecch. Dot. 3, 6: Ah lingua fracida, Che ti si secchi. M. Tira a te, tu hai frusso di cuori (qui figuratam. per ischerzo).
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 210: Imitando quel generosissimo atto di quel gran Signore, che gettò il frussi a monte, per non interromper il giubbilo nel quale vedeva galleggiare il giovinetto principe suo avversario, per la vittoria di un gran resto promessali dal cinquantacinque già scoperto e gettato in tavola.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 229: Faccia gioco. D. Scarto. L. E io. D. Ho frussi. L. Scarti. D. Ho frussi. L. Ha detto scarto, e scartar deve.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 48: Si ridono del taglio della spada, Come un che ha flusso fa della primiera.
Esempio: Nell. Iac. Comm. Forest. 3, 15: Voi altre [ragazze] siete come i giocatori di primiera, i quali, purchè faccian frusso, e sia buono, non si curano se sia a cuori o a picche.
Esempio: Not. Malm. 1, 287: Fatto questo, si danno l'altre due carte a chi la tiene (la posta): ed alcuno di essi avendo primiera, cioè le quattro sue carte de' quattro differenti semi, ovvero flussi, cioè tutte le carte d'un medesimo seme (e questo è migliore di primiera), accusa il suo giuoco, mostrando le carte sue.
Esempio: E Not. Malm. 1, 288: Dove nella primiera buona si dispongono le carte tanto alla primiera che al flussi, ne' goffi solamente pel flussi si deono preparare, che quivi si chiama goffo; e quando alcuno l'ha fatto e lo vuole accusare, dice: Io ho goffo.
Definiz: § E per Il giuoco stesso della Primiera o Bambara. –
Esempio: Med. L. Cant. carn. 7: Il frussi ci è, ch'è giuoco maladetto, ec. (qui in senso equivoco).
Esempio: Ar. Comm. 2, 177: Quando in ozio son soli, o che perdono Il tempo a scacchi, o sia a tarocco o a tavole, O le più volte a flusso e a sanzo, mostrano Allora d'esser più occupati.
Esempio: Monet. Poes. 92: E quel che pare adesso un san Mattia, Non torni a far giulè, flusso o primiera.