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1) Dizion. 5° Ed. .
LUSINGATORE.
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LUSINGATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Lusingare. Chi o Che lusinga. –
Esempio: Esop. Fav. S. 32: E per la volpe [s'intende] ciascuno sottile lusingatore.
Esempio: Plut. Vit. 116: E alcuni dei suoi amici, li lusingatori spezialmente, non lasciavano levare onore al consiglio.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 27: Quando riceve il consiglio dal mondo ingannatore e lusingatore.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 11, 7: Se alcuno fa questo per intenzione di delettare, secondo il filosofo è chiamato piacevole; ma se egli il fa per intenzione d'alcuno guadagno, sarà chiamato lusingatore.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 37: Menesteo..., il primo lusingatore (com'è scritto) di popolo, con belle allettatrici parole adunò i più potenti d'Atene contra Teseo.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 19: È ridotto (certo costume) ad essere stimato anzi una favola di poeti lusingatori, che vera istoria.
Esempio: Alf. Trag. 1, 30: Amor,... che poco Hai per la patria tua, nulla pel padre, E il troppo udir lusingatori astuti,... Non cercar de' tuoi falli altra cagione.
Esempio: Pindem. Poes. 148: Fors'anco Libertade non è che un nome, un sogno Lusingator di non mai fermo spirto.