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1) Dizion. 5° Ed. .
ANAGOGÌA.
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ANAGOGÌA.
Definiz: Sost. femm. Termine teologico. Riduzione del senso letterale della sacra Scrittura a senso sublime e divino; ed anche Elevazione della mente a Dio, mediante le parole della Scrittura, ridotte dal senso letterale al senso mistico.
Dal grec. ἀναγωγή, e questo da ἀνάγω, condurre, tirare di basso in alto. –
Esempio: Montecchiell. Teol. mist. volg. 13: È da sapere che tre sono le anagogie; una, la quale è Iddio in sè siccome beatificante le menti celestiali, le quali contemplano in gloria.
Esempio: E Montecchiell. Teol. mist. volg. appr.: La seconda anagogia si è quella la quale ragguarda la chiesa triunfante in paradiso.
Esempio: E Montecchiell. Teol. mist. volg. 14: Ma anagogia propissimamente è detta, ed è uno atto, il quale si leva volontariamente nell'anima innamorata d'ardente affetto verso Dio, secondo il quale atto amoroso è scritto in Cantica canticorum, dove dice: bacimi col bacio della bocca sua.