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Dizion. 5° Ed. .
DEGNEVOLE.
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DEGNEVOLE. Definiz: | Add. Che degna gl'inferiori, Che conversa con essi; Affabile, Alla mano. – | Esempio: | Salv. Oraz. Vett. 12: Umano, e piacevole, e amichevole, e degnevole, dirò così, fin nell'estremo di sua vecchiezza si mostrava con ciascheduno. | Esempio: | Bellin. Disc. Anat. 2, 103: Se voi fuste più degnevoli che voi non siate, e non giudicaste disdicevole al vostro sussiego il far le baie. | Esempio: | Salvin. Lett. IV, 1, 312: Sfuggendo più che la morte, ogni atto di superiorità, e facendomi così degnevole, umano, comune e popolare. | Esempio: | Fag. Comm. 2, 34: Il mio padrone poi è un cavaliere degnevole e popolare. |
Definiz: | § I. Detto di atti, parole, e simili, vale Proprio di persona degnevole. – |
Esempio: | Rucell. Or. Dial. 11, 2, 246: Gli atti degnevoli e le maniere soavi e grate, accrescono, non tolgono, stima. |
Definiz: | § II. Degnevole vale anche Che accetta facilmente l'invito a mangiare od a bere. – |
Esempio: | Buonarr. F. Vetr. ant. 96: Noi nell'idioma toscano abbiamo il degnate per invito a mangiare o a bere, e degnevole si dice quello che facilmente accetta l'invito. |
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