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FIMO.
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FIMO.
Definiz: Sost. masc. Concime, Letame: ma è voce più che altro del nobile linguaggio.
Dal lat. fimus. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 96: Non prenda a sdegno Con le sue proprie man di lordo fimo Satollar sì, che vive forze prenda.
Esempio: E Alam. L. Colt. 5, 84: Che in pochi passi Possa il saggio ortolan condurvi il fimo, Ch'è la mensa e 'l vigor della sua speme.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 212: Mal si suda per voi, mal si procaccia Col vomero, con l'erpice, e col fimo Lieto e gradito d'apprestargli nido.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 393: Avendo la medesima qualità di terra di un campo medesimo fatta concimare in due luoghi con diversa qualità di fimo, pur questo campo palesò ec.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 133: Un altro utile vi sarebbe, cioè del fimo, che col tempo potrebbe bisognare per le campagne coltivate.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 127: Anzi a te la forosetta Porge il fimo, e i succhi amici, E ti versa alle radici Sitibonde il fresco umor.
Esempio: E Fiacch. Son. pastor. 123: Quanta, o viti, per voi spesi fatica;... Or potare, or legare, or io dovea Darvi quel fimo al piè, che vi nutrica.
Definiz: § E talora anche per Sterco. –
Esempio: Benciv. Mes. 107: Linimento provato alla aloppizia: recipe euforbio, schiuma marina, fimo colombino, ec.
Esempio: Targ. Asfiss. 340: Vi applicò un impiastro di fimo colombino.