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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPROPRIO, e talora anche IMPROPIO.
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Dizion. 4 ° Ed.
IMPROPRIO, e talora anche IMPROPIO.
Definiz: Add. Non proprio; Che non esprime adeguatamente, o esattamente, quel che dovrebbe o vorrebbesi, Che manca della conveniente rispondenza con l'idea o con la cosa che si vuol significare; detto di parola, locuzione, frase, e simili.
Dal lat. improprius. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 103: Non sarà se non bene.... dire che la nostra lingua ha come tutte l'altre alcuni modi ovvero maniere di favellare non meno impropie che traslate.
Esempio: Car. Apol. 171: Scriver falsamente, seccamente, confusamente: non solo senza ornamento, ma con tutte le disgrazie, che si notano ne gli scrittori, di locuzioni impropie, di parole stirate, ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 455: Posso affermare di non aver usata alcuna parola pedantesca:... niuna nova o composta, se non laudevolmente; niuna impropria, se non metaforica: niuna innovata, in guisa che paia ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 38: Questa narrazione è fatta con termini in parte falsi, in parte improprj, ed al medesimo fine che ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 17: Non prudenza del secolo,... che è più tosto astuzia che senno, corta, falsa, illegittima, tirante tutta all'utile del potente, che con improprio nome ragione di stato si appella; ma prudenza soda, vera, legittima, ec.
Esempio: Capp. Longob. 119: Io qui ritengo le appellazioni usate generalmente dai moderni scrittori: ma quella di comune mi sembra affatto impropria a significare una germanica istituzione.
Definiz: § I. Detto di discorso improprio, atto improprio, fatto improprio, e simili, vale Non proprio o dicevole, Sconveniente, Disconvenevole, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 1, 4: Al pianto i tuoi begli occhi alquanto serra, A quella fonte di lagrime amara, Glorïosa marchesa di Pescara: Chè non fia forse improprio al tuo dolore.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 348: Affinchè gli uomini conoscessero quanto erano stomachevoli quelle loro dissolutezze, adopera questi modi di favellare a lui tanto impropj.
Esempio: Fag. Comm. 1, 79: Ma se non volete parlargli voi, fategli parlar da qualcuno: che modo improprio è questo?
Esempio: E Fag. Comm. 1, 105: Quando tu senta ch'egli parli, o voglia fare atti improprj, allora fatti vivo, e digli il parer tuo: che n'hai paura?
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 9: Si rimangono (gli agenti di campagna) sempre racchiusi e ristretti dentro a' limiti di una semplice pratica e del loro costume, il più delle volte improprio e pernicioso, senza accrescer l'industria e il buon gusto, senza ec.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 47: È dunque improprio d'un ecclesiastico un tale studio. Ma perchè? Io vorrei sentirne da questi severi Catoni qualche ragione.
Definiz: § II. E per Non adattato, Non appropriato, detto di ufficio, mestiere, e simili, e riferito a persona. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 106: Se n'andò all'armata imperiale in Alemagna, dove sarebbe ancora per nostra buona fortuna, se certi maladetti calcoli non gli avessero fatto riconoscere quel mestiero per altrettanto improprio ai suoi reni, quanto era proprio a dissimulare sotto apparenza di coraggio la sua bestialità.
Definiz: § III. E per Inopportuno, Fuori di proposito, Non acconcio, detto di questione, consiglio, e simili, e altresì di occasione, tempo, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 46, 12: Dirlo adesso sarebbe improprio e vano.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 236: Rimetto alla sua prudenza il far pervenire in occasione meno impropria questi attestati del mio reverentissimo ossequio.
Esempio: Segner. Op. 4, 353: Se io non m'intendo di sì fatte dottrine, conviene che le difficoltà da me motivate intorno di esse sieno impropie, sieno improporzionate, sieno quali strali di paglia.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 299: Gli manda qui scritte alcune cautele ed avvertenze non improprie a parteciparsi all'illustrissimo signore abate Domenico suo nipote,... acciocchè nel proseguimento della cura della sua indisposizione egli possa procedere con maggior sicurezza e quiete di animo.
Definiz: § IV. Detto di risoluzione impropria, deliberazione impropria, e simili, vale anche Improvvido, Che non è informato da quella prudenza o giustizia che converrebbe, Mal consigliato. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 202: Qui bisogna coll'arte deludere le improprie resoluzioni di mio padre, render consolata mia sorella, ec.
Definiz: § V. Detto di essere, entità, e simili, vale Non vero, Non reale od effettivo. –
Esempio: Segner. Mann. dic. 31, 6: Hai da intendere tutte quelle cose che hanno qualunque sorte di essere, ma di essere vero: e però non hai da intendere in modo alcuno i peccati, perchè questi non hanno essere se non impropio, insussistente, abusivo, non essendo altro il loro essere che mancanza di perfezione.
Definiz: § VI. E per Non rispondente o Non conforme alla natura del proprio essere, e simili. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 31: Tuttavia questa era una certa regolarità impropria, non abile a corrompere overo a mutare la natura cattedratica, ma ec.
Definiz: § VII. Aggiunto di feudo improprio, vale Che non è proprio o retto, Abusivo. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 30: L'altra divisione generale si dà tra' feudi veri, li quali si dicono proprj o retti, e gl'improprj e corrotti o abusivi.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 1, 161: Non è facilmente praticabile un feudo meramente ereditario, che abbia natura di feudo vero e retto, il quale si debba regolare con le leggi feudali, atteso che più tosto si stima feudo corrotto ed improprio, il quale non abbia del feudo se non il nome e qualche poco d'effetto, ma in sostanza sia più tosto robba allodiale indifferente.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 1, 177: Con due presupposti si tratta in questo capitolo della successione de' feudi; primieramente, che siano veri e proprj feudi, li quali vadano regolati dalle leggi e consuetudini feudali, non già quei feudi improprj e corrotti, li quali in sostanza hanno più natura di beni allodiali, che però vanno regolati con la ragion comune de' beni indifferenti; e secondariamente, ec.
Definiz: § VIII. Aggiunto di donazione impropria, e simili, vale Fatto non per pura liberalità, ma con qualche condizione, peso, e simili, per il donatario. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 1, 8: L'altra [donazione tra vivi] si dice condizionale, overo causativa o impropria, come fatta non per il solo motivo di liberalità, con spogliarsi subito della robba senza speranza di riaverla, ma con qualche condizione o peso, in maniera che possano le robbe ritornare al donatore, ec.
Definiz: § IX. Term. di Aritmetica. Aggiunto di Quella frazione impropria che ha il numeratore maggiore del denominatore, purchè esso non sia un multiplo di questo.