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Dizion. 4° Ed. .
SIRE, e SIRI
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SIRE, e SIRI.
Definiz: | V. A. Signore. Lat. dominus. Gr. κύριος, κῦρος,
κύρ. |
Esempio: | Dant. Par. 29. Così 'l triforme effetto dal suo sire Nell'esser suo raggiò insieme
tutto. |
Esempio: | Petr. cap. 10. Contra 'l buon sire, che l'umana speme Alzò ponendo l'anima
immortale, S'armò Epicuro. |
Esempio: | Bocc. nov. 60. 11. Quasi stato fosse il siri di Castiglione. |
Esempio: | G. V. 11. 142. 1. Rimase di lui una figliuola, la quale era moglie del siri di
Valghere. |
Esempio: | E G. V. 12. 92. 2. Tra' quali vi rimasono morti ec. il siri
della Valle, e messer Rosede. |
Esempio: | Tav. Rit. Palamides pensa allora un poco dicendo: ahi siri Iddio, or che farò?
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Esempio: | E Tav. Rit. altrove: Lancillotto si trae avanti dicendo: sire
Tristano, voi avete mandato a dire, che volete con meco battaglia. |
Esempio: | E Tav. Rit. appresso: Le damigelle sì dissono: sire cavaliere,
non siate tanto disconoscente. |
Esempio: | Dep. Decam. 56. Il che per poco dovetter fare i nostri vecchi della parola sire,
la quale ne' testi antichi il più delle volte si troverrà esser siri. |
Definiz: | §. Sire, oggi è Titolo di maestà, proprio de i Re. |
Esempio: | Cas. lett. 5. Sire, io mando a V. M. il signor Annibale Rucellai mio gentiluomo.
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Esempio: | E Cas. lett. 16. Sire, venendo a V. M. Cristianiss.
Monsig. di Manna spedito da Monsig. d'Avanzone ec. |
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