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Dizion. 5° Ed. .
CONGRATULARE.
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CONGRATULARE. Definiz: | Neutr. pass. congratularsi Significare ad alcuno la propria allegrezza per qualche sua buona ventura, Rallegrarsi con esso. |
Dal lat. congratulari. – Esempio: | Vill. M. 1, 131: Amichevolmente mandava al Comune di Firenze sue lettere, congratulandosi de' suoi onori. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 94: Faceano gli alberi lieti un bisbiglio, E con reciproche voci cortesi Congratulavansi d'essere illesi (qui per similit.). |
Definiz: | § I. E per semplicemente Provar piacere, Rallegrarsi, del bene altrui. – | Esempio: | Car. Arist. Rett. 111: Segue che l'amico sia quello che si congratula del bene, e si conduole del male de l'altro. |
Definiz: | § II. Congratularsi seco medesimo, o seco stesso, vale Sentir piacere, sodisfazione, di alcun nostro bene. – | Esempio: | Bern. Lett. fam. 3: Oh! che belle risa ho io a fare allora, e quanto congratularmi meco medesimo! |
Definiz: | § III. In forma di Neutr., trovasi detto poeticam. per Mostrar gioia, Rallegrarsi per checchessia. – |
Esempio: | Dant. Parad. 18: E come augelli surti di riviera, Quasi congratulando a lor pasture, Fanno di sè or tonda or lunga schiera, Sì ec. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 523: Quasi congratulando; cioè faccendo festa, a lor pasture; cioè che siano iunte [le grue] a le loro pasture. |
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