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1) Dizion. 4° Ed. .
DISUBBIDENTE, e DISUBBIDIENTE.
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DISUBBIDENTE, e DISUBBIDIENTE.
Definiz: Che non ubbidisce. Lat. non obediens, imperium detrectans, contumax. Gr. ἀπειθής, δυσπειθής.
Esempio: Bocc. nov. 60. 7. Egli è tardo ec. nigligente, disubbidente, e maldicente.
Esempio: G. V. 9. 342. 2. Dandogli grande autoritade di procedere spiritualmente a chi fosse disubbidiente alla Chiesa.
Esempio: Maestruzz. 2. 35. La prima è contumacia, quando alcuno sarà citato, ovvero ammonito dal giudice tre volte, ovvero una volta per tre, ed egli sia contumace, ovvero disubbidente.