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1) Dizion. 5° Ed. .
LASTRICO
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LASTRICO.
Definiz: Sost. masc., che nel plur. fa Lastrici, e, oggi meno comunemente, anche Lastrichi. Copertura del terreno con lastre, ed altresì con pietre acconce, Lastricato. –
Esempio: Dat. Gor. Stor. 141: Ufficiali della Torre hanno a mantenere e migliorare ponti e muri della città e contado, fare racconciare i lastrichi delle vie, quando sono guasti.
Esempio: Not. Malm. 2, 489: Seliciato, dal latino silices, diciamo un lastrico fatto in terra.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 80, 2: Gli antichi si servirono molto, per fare i lastrichi, delle selci o selici.
Esempio: Legg. Band. C. 28, 313: Deva, con l'assistenza di detto Camarlingo de' lastrici, fare ordinatamente lastricare con buone lastre ec.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 5: Un altro simil lastrico di platea vecchia riconobbi l'anno 1668 esser due braccia più sotto alla platea più moderna, in occasion di far rifar questa.
Esempio: Targ. Viagg. 12, 15: Veniva imposto dallo Statuto il far mantenere i lastrici delle strade, e di farle tener pulite, senza immondezze ed ostacoli.
Esempio: Mont. Iliad. 24, 1016: Ciò fatto, in cava baca Le posero, e di spesse e grandi pietre Un lastrico vi féro, e prestamente Il tumulo elevar.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 330: Il viaggio fu disastrosissimo, scendendo sempre per boschi orridissimi, attraversando botri precipitosi, senza vestigio alcuno di strada, e sopr'a vasti lastrichi di diaccio.
Definiz: § II. E figuratam., per Pubblica strada, ove altri sia abbandonato, o lasciato privo di tatto, senza assegnamento, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 360: Io mi delibero Di gastigarla appunto come merita: Lassarla nel suo fango, acciò che 'l lastrico La gastighi per me.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 37: E debbo sopportar che quella sucida Mi strazi come la fe' dianzi? N. Il lastrico Farà per voi le vendette.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 45: E s'ella il lassa senz'un utile, Per la vecchiaia Che gli avanza? il lastrico.
Definiz: § III. E talora vale anche Lastricatura. –
Esempio: Legg. Band. C. 28, 313: Ordinarono che il suddetto soprintendente sia tenuto ed obbligato, alla fine del lastrico, a dar conto al ragioniere dei lastrici, dell'ufizio loro, di quanto avrà speso al netto in far lastricar detta strada.
Definiz: § IV. Lastrico, si disse per Quella tassa che s'imponeva ai proprietarj di stabili pel risarcimento dei lastrici delle strade. –
Esempio: Lipp. Malm. 8, 9: Pensiero elle non hanno, Nè di fare altre spese..., D'acconci, tasse e lastrichi di strade.
Esempio: Not. Malm. 2, 630: Lastrichi, intende quella spesa che si ripartisce fra i padroni delle case.
Definiz: § V. E per Selciato, o Pavimento, congegnato di piccole pietre, a forma di mosaico. –
Esempio: Not. Malm. 2, 489: Seliciato..., strettamente intendiamo quei lastrichi, fatti di pietre piccolissime, che si soglion fare ne' viali de' giardini a foggia di mosaico.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 59: E di essi (lapilli) qui si formano tutti i pavimenti delle case, tanto coperti quanto specialmente gli scoperti, de' quali evvi in questi luoghi un grandissimo uso. Chiamano questa composizione lastrichi.
Definiz: § VI. Andare al lastrico o al santo lastrico, Condursi al lastrico o al santo lastrico, Ridursi, al lastrico, e anche si disse al santo lastrico, Restare sul lastrico, ed anche Scaricare al lastrico, valgono proverbialm. Ridursi o Venire in estrema necessità, Divenir mendico. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 383: Sì, voi altre siate solite Di far prima la festa e la vigilia Doppo, e talora scaricare al lastrico.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 44: Ma, dimmi un poco, quand'una ha cacciatone Con queste sue invenzion gli amici intrinsechi, E che e' viene un bisogno, o ammalandosi, O in altro modo? A. Vanne al santo lastrico, Se la non ha da sè.
Esempio: Marignoll. Rim. burl.: E son ridotto quasi che su 'l lastrico.
Definiz: § VII. E Lasciare sul lastrico, Mettere sul lastrico, Ridurre, sul lastrico, valgono Lasciare, o Ridurre, alcuno in estrema miseria.
Definiz: § VIII. Toccare di lastrico, lo stesso che Toccar di lastra, Darsela a gambe, Fuggire. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 96: Or questo è buono a venderlo A qualcun altro, e poi a toccar di lastrico.