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1) Dizion. 5° Ed. .
NUMMO.
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NUMMO.
Definiz: Sost. masc. Moneta, Denaro, Pecunia, in senso generico; ma è voce del linguaggio erudito o poetico.
Dal lat. nummus. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 159 t.: Non ho espresso di sopra la valuta delle monete, per essere ella molto incerta, rispetto a le tante mutazioni e a la poca diligenza degli scrittori di quella età che hanno solamente detto nummo di argento, il che è più tosto nome generale ad ogni moneta di argento, che particulare d'una sola.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 171: Ricchezze chiamo io tutte quelle cose, il valore delle quali è misurato col nummo.
Esempio: E Segn. B. Polit. volg. 39: Poi.... ch'e' fu introdotto il nummo per li necessarj baratti, surse di subito un'altra spezie di guadagno per via del nummo; fatto da prima, forse,... semplicemente, ma dappoi ridotto a maggiore artifizio ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 7: Pena, suda (l'avidità umana intorno all'oro e all'argento), e sì 'l percuote, Che ne forma urna e cratere, Che v'imprime insegne e note, E de' re le 'mpronte altere: Ecco 'l nummo, ecco 'l talento, Comune al mercatar metro e strumento.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 527: Nummo, voce latina nummus, ogni sorta di moneta.
Esempio: Mont. Poes. 2, 360: E senza gola alcuna Il nummo al suol confitto oltrepassare?
Esempio: Pindem. Poes. 325: Su prischi nummi rugginosi e verdi, Su figurate pietre o gemme incise, Pende gran tempo.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 13: A rischio di perdere parecchi mecenati fruttevoli, se non pei nomi, almeno pei nummi ec.
Definiz: § I. E in senso particolare, quale corrispondente a questa o a quella moneta antica, sia romana sia d'altri popoli; come Sesterzio, Denaro, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 2: Quel che 'l Maestro suo per trenta nummi Diede a' Giudei.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 159 t.: Hanno solamente detto Nummo di argento.... Tuttavolta, se ci ha luogo la coniettura, io credo che questo nummo sia quello che propriamente chiamarono Denario, per esser la decima parte di quel tutto che gli antichi chiamavano Asse; e se così è..., questo nummo di Berengario valeva un quattrin più del nostro barile, cioè soldi tredici e danari otto.
Esempio: Domen. Plin. 515: Nelle ville vicine alla città sono molti alberi tali, che de' frutti dell'uno pigliano ogni anno due migliaia di nummi.
Esempio: Ross. P. Sveton. 20 t.: Fece che quegli che abitavano in Roma a pigione, insino alla somma di duomila nummi non pagassero cosa alcuna di censo.
Esempio: E Ross. P. Sveton. 202 t.: Dette al popolo per ciascuno quattrocento nummi (che vagliono cinque scudi).
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 10: Sestertius nummus, era un'altra [moneta] che pesava un quarto di dramma d'ariento e valeva assi o libelle due e mezo; e lo segnavano così H-S. Sestertium, erano mille sesterzj nummi; valeva fiorini 25.... Denarius pesava una dramma d'ariento, cioè un ottavo d'oncia; valeva quattro H-S. nummi, o vuoi dieci assi o dieci libelle. Nummo d'oro pesava una dramma d'oro fine, come il nostro fiorino gigliato; valeva dieci denari, quaranta H-S. 100 assi: 100 libelle. Tenevano i conti a sesterzj nummi, e annoveravano insino a centomila. Poi dicevano, Due volte centomila, tre volte, 4, 10, 20, 100, 1000, 2000, e sino a centomila volte centomila; e tanti H-S nummi intendevano.
Esempio: E Dav. Tac. P. 1, 11: Ora essendo quel nummo d'oro il medesimo che il nostro fiorino, cioè una dramma, o vero un ottavo d'oncia d'oro obrizo, cioè fine e senza mondiglia, che vale il presente anno 1599 in Firenze lire dieci; quel denario romano ci viene a valere oggi una lira: quel sesterzio nummo, cinque soldi piccioli; quello asse, o libella, due soldi.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 44: Ogni giorno, mentre stette in Roma, gli fe' dare per le spese ottocentomila nummi, che sono ventimila scudi, e seicentomila il mese.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 250: Che da indi in poi nella nostra zecca si battesse moneta d'oro di 24 carati, o vogliamo dire fino, e senza aggiunta di lega di peso d'otto all'oncia, cioè d'una dramma per ciascheduna, come appunto era l'antico aureato o nummo aureo.
Definiz: § II. Nummo diabolico, è detta una Sorta di minerale, più comunemente chiamata Quattrino del diavolo. –
Esempio: Targ. Viagg. 10, 107: La figura.... è benissimo fatta, e rappresenta puntualmente i Quattrini del diavolo.... Vedi.... l'Aldrovando che gli chiama Moneta diaboli e Nummus diaboli.... Quelli raccolti dal Micheli in questo viaggio sono concrezioni piritiche assai bizzarre, fatte a foggia di monete.... Alcune di esse concrezioni sono uscite fuori della regola dei piani del nummo diabolico, e sportano fuori di essi.