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1) Dizion. 5° Ed. .
ESEMPLARE.
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ESEMPLARE.
Definiz: Att. Trascrivere, cavando da un originale, da un esemplare, Copiare.
Dal basso lat. exemplare, che valeva e Copiare e Recare in esempio. ‒
Esempio: Dant. Vit. nuov. 55 var.: Io truovo scritte le parole, le quali è mio intendimento di esemplare in questo libello.
Esempio: Stat. Pot. Fir. 1, 11: E lasciarle (le scritture) esemplare sanza malagevolezza, o gravamento, e levarle d'essi [Atti] per ciascuno che l'adomanderae.
Esempio: E Stat. Pot. Fir. 1, 15: Sia tenuto [il notaro] di fare copia delle condannagioni e isbandimenti predetti a tutti che adomandassero, e di lasciare esemplare se domandato sarae.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 138: Ne esemplarono l'atto in autentica forma Alessandro del quondam giureconsulto Gio. Trincadino.... e Pietro.... Mostardelli.
Definiz: § I. E per estensione, parlandosi di autori, Copiare, Ripetere sostanzialmente. ‒
Esempio: Domin. Gov. Fam. 59: Puoi lavorare, scrivendo dello spirito dato a te, se n'avessi, o esemplando quello hanno scritto gli altri.
Definiz: § II. E per Ritrarre, Rappresentare, Effigiare; anche in senso figurato. ‒
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 189: I discepoli d'Ippocras, savissimo filosofo, esemplaro, e feciono dipignere la sua figura in carta.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 59: Ritraere è vocabolo fiorentino, che significa esemplare.
Esempio: Speron. Op. 3, 108: Se è lor noia tal simiglianza, come bassa e plebea, acciocchè veggano che io l'ho fatta per esemplarli del naturale,... lasciando questa similitudine, vegno ad un'altra certo più nobile che non è questa.
Definiz: § III. E per Modellare, Formare a immagine di un qualche esemplare. ‒
Esempio: Giobert. Introd. 1, 193: I seguaci di Egimio e di Pitagora modellavano l'uomo e le sue instituzioni sulla città del mondo; l'Evangelio lo esempla sulla città divina.
Definiz: § IV. Neutr. pass. esemplarsiPrendere essere e forma, in costrutto con un termine retto dalla particella Da. ‒
Esempio: Giobert. Introd. 2, 219: Le esistenze.... riguardo all'Ente sono intelligibili, perchè intese; giacchè i possibili eterni, che si esemplano in esse dall'Intelligenza creatrice, e le rendono atte a essere conosciute, sono l'essenza dell'Intelligibile, che è tale, perchè intelligente.