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Dizion. 5° Ed. .
DOMATO e, per sincope, DOMO.
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DOMATO e, per sincope, DOMO. Definiz: | Partic. pass. di Domare. – |
Esempio: | Car. Arist. Rett. 145: Sono [i vecchi] di poco animo, come già domi dal vivere. | Esempio: | Borgh. V.
Disc. 1, 327: Domi questi,... e ricevuta una molto dolorosa sconfitta, confessa Livio che all'ora la prima volta restaron veramente rotte le antiche forze e tutto quel gran potere de' Toscani. | Esempio: | Tass. Gerus. 13, 14: E pria domi dal cielo [i Franchi], agevolmente Fian poi sconfitti dall'egizia gente. | Esempio: | Mont. Iliad. 11, 642: Ma domo [il cervo] al fine dallo stral nel bosco, Lo dismembran le linci. | Esempio: | Capp. Pens. Educ. 285: Domate [le passioni private] da una passione pubblica. |
Definiz: | § I. In forma d'Add. Detto di animale da cavalcare, da soma, da tiro, o da giogo, vale Ridotto mansueto, trattabile. – |
Esempio: | Bocc. Amet. 81 t.: E quinci avuto il consiglio d'Apollo, seguìo la non domata giovenca tra' monti aonii. | Esempio: | Legg. Tosc. 4, 5: Bestiame grosso, cioè vacche, bufale, bovi, vitelli e vitelle ec., grandi e piccole, di qualunque sorte, tanto domo, che non domo. |
Definiz: | § II. E per estensione detto di altri animali, vale Addomesticato od anche Ammaestrato. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 14, 48: Qui è il falcon salvatico, e quel domo, E l'un par che i colombi molto opprima, E l'altro ec. |
Definiz: | § III. Figuratam., detto di paese, popolo, nazione, e simili, vale Soggiogato, Ridotto in soggezione altrui. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 1, 21: E fra le genti debellate e dome Stese l'insegne sue vittrici, e 'l nome. | Esempio: | Leopard. Paralip. 1, 27: E questo avvien perchè quantunque doma [l'Italia], Serva, lacera segga in isventura. | Esempio: | Capp. Longob. 128: Nelle domate provincie i Latini erano picciol numero. |
Definiz: | § IV. E poeticam., detto di suolo, vale Ridotto a una particolar forma o condizione. – |
Esempio: | Pindem. Poes. 278: Il curïoso cittadin su lieve Cocchio a te viene, e smonta; e tu cortese Qua e là conducendolo, gli mostri Il suol domato e l'espugnate rupi, E que' verdi tappeti ec. |
Definiz: | § V. E pur figuratam., detto di superbia, o di altro vizio, vale Rintuzzato, Attutito; e detto di atto illecito, riprovevole, vale Represso, Levato via. – |
Esempio: | Vill. G. 5, 184: Ancora non erano purgati i peccati, nè domata la superbia nè l'usure e' malablati guadagni de' Fiorentini. |
Definiz: | § VI. E detto di persona, per Raffrenato nelle sue passioni, Scemato di baldanza, di orgoglio, di confidenza, e simili. – |
Esempio: | Car. Arist. Rett. 143: Sono [i giovani] d'animo e di spirito grande, perchè non sono ancor domi dal vivere, e non sanno che cosa sia necessità. |
Definiz: | § VII. E per Spossato, Rifinito. – |
Esempio: | Esop. Fav. M. 179: Per lo continuo lavorare siamo domati e stanchi, e tu per lo stare indarno se' forte e prosperevole. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 457: Domo dagli anni, e da stanchezza oppresso, Che il vigor natural perduto avea, Era il lion. |
Definiz: | § VIII. Domato e Domo, detto di panno, scarpe e simili, vale Reso più morbido per l'uso, Che per l'uso ha perso quel non so che di tosto o di ruvido che aveva da nuovo. |
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