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MATITA, e anche AMATITA
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MATITA, e anche AMATITA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di pietra più o meno tenera, e di colore così rosso come nero, ed altresì Piombaggine, ed anche Pasta colorata comecchessia, la quale vien segata in sottilissimi bastoncini quadri o tondi, che s'incastrano in appositi cannelli di legno formandone i lapis, o si fermano nel matitatoio, per uso, appuntandoli, di disegnare, e anche di scrivere.
Da ematite, mediante la modificazione amatita, di cui matita è aferesi; e quella dal lat. haematites, che è dal grec. αἱματίτης
Esempio: Ar. Comm. 2, 321: La matita prendere Potete, e notar questo.
Esempio: Cellin. Pros. 216: Questa detta amatita con un poco di midolla di pane facilmente si cancella.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 400: Disegnerai con la matita la sua larghezza (d'un pilastro) nel muro vecchio; dipoi da esso fondamento incominciandoti, forerai il muro con una finestra, la larghezza della quale sia alquanto maggiore che quella che tu disegnasti con la matita nel muro.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 200: E ne possono far fede alcuni disegni di matita rossa, che di sua mano si veggiono nel nostro libro.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 10, 295: E già maneggiava destramente lo stile e la penna e la matita rossa e nera, la quale è una pietra dolce, che viene de' monti di Francia, e segatele le punte, conduce i disegni con molta finezza.
Esempio: Borgh. R. Rip. 107: Bisogna che con lunga pratica sia avvezza la mano, colla penna, col carbone, o colla matita, ad ubbidire quanto comanda l'intelletto.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 2: Quei be' libri.... di sua sperta mano Miniati ed illustrati, che esquisito Disegnator ne 'nsegna quanto vaglia In gentiluomo la matita e 'l gesso E lo scalpro e 'l pennel, ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 35: A questa spezie.... si deverebbero ridurre i disegni di matita o rossa o nera.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 92, 1: Matita rossa. Una sorta di pietra tenera, che ci viene a noi in pezzetti, la quale segata con sega di fil di ferro, e ridotta in punte, serve per disegnare sopra carte bianche e colorate.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. appr.: Matita nera. Una sorta di pietra nera, che viene a noi in pezzi assai grandicelli, e si riduce in punte, tagliandola con la punta d'un coltello; serve per disegnare ec.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 269: Sotto e sopra ai filoni di matita nera sono de' filoni di sasso morto, che nel colore e nella venatura è similissimo al marmo detto pavonazzo di Fiandra.
Esempio: Parin. Poes. 37: E mai tua mano Non abbassossi alla volgar matita.
Esempio: Lambr. Elog. 116: Bella e ingegnosa opera sostituire al bulino la matita, e ottener dalla pietra con facili segni quel che con lungo lavoro e difficile magistero si poteva avere soltanto dall'intagliato rame.
Definiz: § I. Matita rossa, è anche adoperata, macinandola, per uso di far colori e di brunire. –
Esempio: Cellin. Pros. 150: Piglia matita rossa, verderame e salnitro e vetrivuolo e sale armoniaco; ma vuole essere sempre la metà più matita che l'altra sopradette cose; pigliando a peso ogni cosa, e di poi pestare cosa per cosa; ec.
Esempio: E Cellin. Pros. 152: Piglia cera nuova, once cinque; amatita rossa, cioè lapis rosso da disegnare, una mezza oncia; vetrivuolo romano, una mezza oncia; ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 79, 2: Lapis.... Amatita.... Matita.... altrimenti detta cinabro minerale. Una pietra naturale molto dura, della quale si vagliono i pittori, per fare i disegni su' fogli, lasciandovi il suo colore, che è rosso. Questa macinata, benchè con grande stento per la sua durezza, fa un rosso bellissimo, simile alla lacca, che serve per colorire a fresco, e molto tempo dura. L'adoperano ancora li spadai per metter l'oro a brunito.
Definiz: § II. Lapis amatita, si disse per lo stesso che Matita. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 13: Togli per quella quantità di fogli che ho detto di sopra, cioè mezza oncia di biacca grossa, e quanto una fava di lapis amatita, e macina bene insieme.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 89: Abbi un pezzo di lapis amatita, e guarda di sceglierla ben salda, senza nessuna vena, col tiglio suo tutto disteso da capo a piè.
Esempio: Cellin. Pros. 215: Altrimenti si disegna con una pietra rossa e nera, la quale viene di ponente: questa s'è trovata a' tempi nostri, il nome suo si domanda lapis amatita.